Numeri terribili per la Sicilia, prima Regione italiana per aggressioni nei confronti di medici e operatori. Ieri l'ultimo episodio, la politica chiede provvedimenti.
Tocca alla Sicilia il triste primato per le aggressioni compiute ai danni dei medici e degli operatori sanitari. A dirlo sono i dati diffusi dal Simes, il Sistema informativo per il monitoraggio degli errori in sanità messo a disposizione dal Ministero della Salute che raccoglie tutti i casi di violenza.
Secondo il sistema, nel corso del 2022 nell’Isola sono stati segnalati 20 casi di aggressioni, al pari di quelli commessi in Puglia. Secondo la classifica regionale, dopo Sicilia e Puglia figura la Toscana con 8 casi di aggressione segnalati.
A seguire si trovano Campania e Piemonte con 7, Lombardia con 6 e Calabria 5. Complessivamente, l’elenco delle aggressioni cita 85 atti di violenza, numeri drammaticamente in crescita rispetto a quelli registrati nel 2021 quando vennero segnalati 60 casi.
I dati sono comunque parziali e, tal proposito, il Ministero della Salute ha sollecitato le Regioni a comunicare eventuali casi non ancora inseriti nell’elenco nel Simes.
Aggressioni negli ospedali, a Messina il caso più recente
Il dibattito sulla violenza nei confronti di medici e operatori sanitari è riesploso in Sicilia dopo la clamorosa aggressione che un uomo ha commesso all’ospedale Papardo di Messina.
Secondo la ricostruzione dei fatti, il violento avrebbe prima assalito degli infermieri e poi, preso dall’ira, avrebbe appiccato un rogo all’interno della struttura sanitaria, con il fumo che ha invaso alcuni reparti del nosocomio messinese.
A Capodanno violenza nel Messinese
Un altro episodio di violenza si è verificato soltanto pochi giorni fa, a Capodanno, al Pronto Soccorso di Militello, in provincia di Catania. Nell’occasione un uomo aveva aggredito un medico e spintonato un’infermiera. Necessario l’intervento dei carabinieri per placare le acque.
Aggressioni medici e operatori, politica in allarme
Per la giornata odierna, lunedì 23 gennaio, è prevista la riunione dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza su disposizione del ministro della Salute, Orazio Schillaci. Il focus servirà per presentare i dati e commentare il fenomeno delle violenze.
In Sicilia, intanto, le opposizioni chiedono al Governo Regionale maggiori sforzi per tutelare medici e operatori sanitari in servizio. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Antonio De Luca, ha sollecitato l’assessore alla Salute Giovanna Volo per l’attivazione di un presidio di sicurezza al fine scongiurare nuovi episodi aggressivi.