Agricoltura, un milione e mezzo per le cento aziende del Doses - QdS

Agricoltura, un milione e mezzo per le cento aziende del Doses

Agricoltura, un milione e mezzo per le cento aziende del Doses

martedì 12 Luglio 2022

Cento aziende agricole siciliane del sud est si aggiudicano un finanziamento regionale di un milione e mezzo di euro. Le aziende del D.O.S.E.S. (Distretto Orticolo Sud Est Sicilia) sono state inserite nella graduatoria del “Cluster in Sicilia” che ha previsto dei fondi per consorzi, cooperative e reti di imprese dei Distretti produttivi siciliani. Il Doses potrà usufruire del finanziamento previsto dall’Azione 1.3.1 “Sostegno alla competitività delle imprese siciliane a valere sul POC Sicilia 2014/2020 e sull’anticipazione FSC 2021/2027”.

La Regione siciliana finanzierà il 90 per cento del costo del progetto, il 10 per cento sarà a carico delle aziende del Distretto.

I progetti finanziati, che saranno realizzati nell’arco di due anni, permetteranno un salto di qualità alle cento imprese agricole del Distretto, che si trovano nei territori di 18 comuni, in cinque province siciliane: Ragusa, Catania, Siracusa, Caltanissetta, Agrigento. L’intera progettazione è stata curata da un gruppo di lavoro guidato da Eleonora Valenti.

È previsto un patto di sviluppo territoriale con nuove infrastrutture digitali. Si realizzeranno investimenti di marketing e azioni commerciali, attività di internazionalizzazione. È previsto anche un sistema di tracciabilità della filiera mediante tecnologia blockchain.

Un fiore all’occhiello sarà la realizzazione di piattaforme logistiche con servizi specialistici annessi. Le aziende del Distretto potranno acquistare mezzi e tecnologia che sarà a disposizione di tutti gli associati, realizzando così un’economia di scala nella gestione dei costi aziendali e, al contempo, migliorando la qualità degli interventi tecnologici nelle aziende. Si acquisteranno dei mezzi agricoli destinati all’utilizzo collettivo: trattrici, camion, case mobili per l’eventuale alloggio temporaneo degli operai in azienda.  In questo modo, si ridurranno i costi di gestione e si renderanno più efficienti le pratiche colturali.

Negli spazi comuni delle piattaforme logistiche i produttori potranno anche usufruire di spazi magazzino per i propri mezzi, per i materiali e i fitofarmaci, garantendo la sicurezza grazie ad un efficiente sistema di vigilanza.

Per il miglioramento della commercializzazione è prevista anche la creazione di marchi di filiera  tramite un “disciplinare tecnico di processo” (DTP) che permetterà di identificare la produzione del distretto, con regole e tecniche colturali comuni e certificate.

Uno sguardo importante sarà sulla legalità perché si svilupperanno azioni comuni per il contrasto al caporalato, al lavoro nero, all’illegalità nel sistema di reclutamento e per garantire equi compensi e diritti dei lavoratori.

In uno step successivo sarà prevista la realizzazione di un centro per lo stoccaggio della biomassa agricola e per il conferimento degli scarti di agricoltura.

“Si aprono prospettive nuove e importanti per le aziende del Distretto – ha detto il direttore del Doses, Gianni Polizzi – il finanziamento permetterà di migliorare la produzione, ridurre i costi di gestione e aprire nuove prospettive di sviluppo commerciale. L’acquisto e l’utilizzo di mezzi comuni permetterà di abbattere i costi di gestione. Organizzeremo al meglio il marketing delle aziende, con studi di mercato e con la partecipazione a fiere. Avremo anche un marchio che permetterà di identificare e lanciare i nostri prodotti, tutti accomunati da un disciplinare di produzione molto dettagliato”.

Per il presidente Antonio Cassarino, “il Doses sta apprendo una strada importante che può permettere di migliorare la competitività delle imprese. L’obiettivo è la collaborazione tra le aziende. La condivisione di mezzi e strumenti è un metodo innovativo: si potranno anche creare nuovi posti di lavoro. I centri per la logistica, con la condivisione di mezzi agricoli e anche degli spazi magazzino per ciascuna azienda, permetteranno di rendere più efficiente il sistema di conduzione dell’attività agricola”.

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