Agrigento, acqua erogata solo in alcuni comuni: il paradosso

Agrigento, il paradosso dell’acqua: la gestione delle differenti risorse idriche dei comuni confinanti

marikacontarino

Agrigento, il paradosso dell’acqua: la gestione delle differenti risorse idriche dei comuni confinanti

Redazione  |
giovedì 20 Giugno 2024

Alcuni comuni, infatti, gestiscono autonomamente la propria fornitura.

Ad Agrigento alcuni comuni hanno la fornitura d’acqua, altri no, anche se confinanti. Accade, ad esempio, che il comune di Cammarata abbia l’acqua tutti i giorni mentre quello confinante, San Giovanni Gemini, è sottoposto a gravosi turni d’erogazione.

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Com’è possibile? Il primo gestisce autonomamente le proprie risorse idriche e non dà la propria acqua al vicino. Una situazione frequente nel territorio, soprattutto nei comuni montani dove insistono le fonti.

Il paradosso dell’acqua ad Agrigento

Il paradosso è segnalato dall’ingegnere Giuseppe Riccobene, che sulle questioni idriche ha lavorato a più riprese, anche con la gestione prefettizia dell’emergenza. L’ingegnere distingue tra il sistema idropotabile (gli usi domestici dell’acqua) e quello dell’agricoltura e della zootecnia, problema di ben più difficile soluzione. L’ingegnere è convinto che l’acqua nei rubinetti delle case potrebbe arrivare con regolarità, piuttosto che con turni superiori a una settimana come accade da 50 anni ad Agrigento.

Per quanto la legge consenta la gestione autonoma dell’acqua, “il sistema dovrebbe essere posto a seri controlli, ma questo non avviene. L’acqua in esubero, che prevalentemente sgorga dalle sorgenti, molto spesso non viene captata e utilizzata e finisce nei fiumi. La gestione autonoma può esistere, ma soltanto a certe condizioni. E sono proprio queste che non vengono esaminate”.

La dispersione

Quanto alle reti colabrodo, l’ultimo dato sulla dispersione idrica che riguarda Agrigento si attesta al 58%. “La dispersione – spiega Riccobene – si misura calcolando la differenza tra l’acqua che entra in rete e quella che viene fatturata. Nel 58% rientrano le perdite ma anche gli eventuali furti”. La rete dell’acqua di Agrigento doveva essere rifatta, ma il finanziamento è scaduto alla fine dello scorso anno senza che si riuscisse a far partire i lavori. Prima è stata fatta una gara sbagliata, poi è stata rifatta, ma nel frattempo i fondi sono stati restituiti. “Recentemente il presidente della Regione ha detto che l’opera sarà rifinanziata. Vedremo” dice Riccobene.

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