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Beni confiscati alla criminalità restituiti alla comunità

Beni confiscati alla criminalità restituiti alla comunità

Sono complessivamente 168 quelli che saranno assegnati agli Enti territoriali della provincia. Conferenza di servizi in Prefettura alla presenza della competente Agenzia nazionale

AGRIGENTO – I beni sequestrati e confiscati alla mafia rappresentano un tesoro per la comunità. Per questo, alla presenza del prefetto Dario Caputo e dei funzionari dell’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati, si è svolta in Prefettura una conferenza di servizi finalizzata alla consegna degli stessi.

“Si tratta – ha dichiarato la dirigente dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati e sequestrati, Matilde Pirrera – di un patrimonio di particolare pregio. Alcuni saranno affidati alle Forze di Polizia, altri immobili sono destinati alle Amministrazioni comunali che cureranno la destinazione tramite bandi per finalità sociali alle associazioni, o per finalità istituzionali per le necessità degli Enti. Ci vorrà un anno di tempo per l’individuazione dei progetti e due anni per la definitiva assegnazione dei beni”.

In tutto sono 168: 155 sono stati affidati agli Enti territoriali, di cui sette ad Agrigento, dieci a Canicattì, uno a Favara, 75 a Licata, sei a Menfi, cinque a Montevago, 43 a Naro, due a Palma di Montechiaro, uno a Santa Margherita Belice, due a Santo Stefano Quisquina e tre Sciacca.

Tredici beni, tra il Villaggio Mosè e la via Venezuela ad Agrigento, saranno destinati alle Forze di Polizia. Sei appartamenti sono destinati alla Prefettura e saranno sede distaccata con archivi; uno sarà archivio del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco; due sede di distaccamento sempre dei Vigili del Fuoco; altri due sono destinati al tribunale e alla Procura della Repubblica come archivio e deposito; un appartamento alla Direzione investigativa antimafia di Agrigento; un altro al Comando provinciale dei Carabinieri.

“Siamo riusciti – ha detto il prefetto Caputo – a mettere definitivamente la parola fine su procedure che hanno percorso vari stadi e gradi di valutazione, anche da parte della Magistratura. Restituiamo alla comunità agrigentina un importante patrimonio sottratto alle mafie”.