Agrigento, crisi idrica: una svolta prima di Ferragosto

Agrigento, crisi idrica: una svolta prima di Ferragosto

Agrigento, crisi idrica: una svolta prima di Ferragosto

Redazione  |
martedì 06 Agosto 2024

Gli interventi decisi dalla Cabina di regia regionale sull’emergenza puntano a realizzare nuovi pozzi e riattivarne altri già esistenti per aumentare la fornitura di quasi il venti per cento

La realizzazione di nuovi pozzi e la riattivazione di altri già esistenti consentiranno di aumentare di quasi il 20 per cento entro metà agosto la fornitura di acqua nelle case della provincia. Questo quanto emerso nel corso di una riunione della Cabina di regia regionale sull’emergenza idrica, presieduta dal presidente della Regione Renato Schifani, cui hanno partecipato Roberto Di Mauro, assessore regionale all’Energia e ai Servizi di pubblica utilità, Salvo Cocina, coordinatore della task force e capo della Protezione civile regionale, Giovanni Cirillo ed Enzo Greco Lucchina, rispettivamente presidente e direttore dell’Ati di Agrigento, Settimio Cantone e Claudio Guarneri, presidente del cda e direttore generale di Aica, gestore del servizio idrico integrato della provincia di Agrigento.

Agrigento e crisi idrica, i dettagli dell’incontro e il programma

Durante l’incontro è stata fatta la verifica sull’avanzamento dei lavori del Piano di emergenza idrica varato dalla Regione e redatto un cronoprogramma per le prossime azioni. Gli obiettivi includono il recupero e l’individuazione di nuove fonti di approvvigionamento idrico per integrare le risorse già disponibili e per compensare la diminuzione dell’apporto di 10 litri al secondo dell’invaso Fanaco. Grazie ad alcuni interventi realizzati di recente, ossia il riutilizzo di pozzi comunali a Favara, Ravanusa e San Biagio Platani, sono stati già immessi 18 litri d’acqua al secondo nella rete idrica gestita da Aica.

Scadenze e tempistiche dei lavori

Con i lavori in corso, entro il 13 agosto, salvo imprevisti, si aggiungeranno ulteriori 133 litri al secondo, portando così il totale a 151 litri al secondo di risorsa idrica recuperata e aggiunta alla fornitura ordinaria, migliorando sensibilmente l’attuale servizio idrico (830 litri al secondo). In particolare, a Sciacca sarà completato un pozzo gemello attiguo a Grattavole P3, sarà riattivato il Grattavole 4 e sarà realizzata la condotta di collegamento (immettendo 100 litri al secondo in più); a Canicattì saranno riutilizzati i pozzi comunali delle contrade Gulfi e Capodacqua (+30 litri al secondo); a Naro saranno riattivati i pozzi comunali di contrada Falsina (+3 litri al secondo). In aggiunta, sono state programmate ulteriori azioni per il recupero di risorse idriche entro la fine di agosto (+10%) e ottobre (+15%). Ulteriori lavori saranno programmati grazie ai recenti stanziamenti del bilancio regionale per 38 milioni di euro.

Inoltre lo scorso fine settimana è stata avviata un’operazione di Protezione civile per la distribuzione di acqua nelle frazioni di Giardina Gallotti e Montaperto, particolarmente colpite dalla crisi idrica. Su impulso del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che è rimasto in stretto contatto con il direttore della Protezione civile regionale Salvo Cocina, è stato attivato un meccanismo di intervento, concordato con il prefetto di Agrigento Filippo Romano.

Agrigento, lotta alla crisi idrica: coinvolte sei autobotti

Sono state inviate in totale sei autobotti, una di 8.000 litri messa a disposizione dal Corpo forestale della Regione Siciliana e le altre provenienti dai Comuni di Sciacca, San Giovanni Gemini, Cammarata, Agrigento e da Aica per distribuire acqua a tutta la popolazione. Con gli automezzi del Corpo forestale, dotati di impianto di sollevamento a elevata potenza, è possibile servire specialmente i quartieri più in cima e i piani alti delle abitazioni, assicurando l’acqua a tutti i cittadini.

In particolare, sono state attivate le organizzazioni di volontariato 839 di Raffadali e 005 di Sciacca della Protezione civile che, oltre a guidare le autobotti messe a disposizione, hanno utilizzato anche piccoli pick-up antincendio per raggiungere le strade più strette dei centri abitati.

“Il dipartimento regionale della Protezione civile – hanno concluso dalla Regione – continua a finanziare riparazioni e acquisti di autobotti a supporto dei Comuni siciliani più colpiti dalla crisi idrica”.

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