Agrigento, appello del sindaco Firetto “Prudenza in Fase 2” - QdS

Agrigento, appello del sindaco Firetto “Prudenza in Fase 2”

redazione

Agrigento, appello del sindaco Firetto “Prudenza in Fase 2”

venerdì 08 Maggio 2020

Necessario rispettare tutte le precauzioni contro il virus per evitare una pericolosissima ricaduta. Un secondo stop alle attività produttive sarebbe devastante per l’economia locale

AGRIGENTO – Così come in tutta Italia, anche nella Città dei Templi ha preso il via la tanto attesa Fase 2 del contrasto alla pandemia da Coronavirus. Un momento tanto atteso dai cittadini, che devono però utilizzare la massima prudenza con l’obiettivo di riconquistare, un piccolo passo dopo l’altro, la propria libertà.

Non un “liberi tutti”, quindi, come sottolineato più volte dai rappresentanti istituzionali, ma un momento decisivo nella lotta al Covid-19 che tutti devono affrontare con la massima prudenza e con il maggior senso di responsabilità possibile.

Un messaggio che ha voluto trasmettere ai propri concittadini anche il sindaco Lillo Firetto. “Dovremo evitare – ha affermato – un nuovo lockdown. È il momento della responsabilità. Giusto ripartire con il coraggio e la solidarietà che questa situazione impone. Ma non illudiamoci di poterci comportare con leggerezza”.

“Ho sentito qualcuno – ha aggiunto – affermare che possiamo già riconquistare la libertà. Nulla di più lontano dalla realtà. Non siamo liberi di mettere a rischio la vita degli altri e neanche la nostra se ciò incide sul sistema sanitario. Qualcuno asserisce che tutte queste precauzioni ad Agrigento siano eccessive. Cullarsi del basso indice di contagio è errato. Forse è proprio dove il virus ha agito meno che potrebbe essere più facile la diffusione”.

“Ci siamo comportati bene – ha concluso il primo cittadino – e dobbiamo continuare a farlo. Rispettiamo il turno al supermercato o all’ufficio postale, manteniamo le distanze, usiamo correttamente la mascherina, indossiamo i guanti. Tuteliamo la salute di figli, genitori, nonni, parenti, amici. Abbiamo bisogno di un graduale ritorno alla normalità. Lo richiede anche la nostra economia”.

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