Agrigento, riparte il Consorzio universitario - QdS

Agrigento, riparte il Consorzio universitario

Irene Milisenda

Agrigento, riparte il Consorzio universitario

mercoledì 05 Agosto 2020

Presentato nei giorni scorsi il neo Consiglio di amministrazione del Consorzio universitario. Il presidente Mangiacavallo: “L’obiettivo è proiettarsi verso una dimensione nazionale”

AGRIGENTO – Dopo la paventata chiusura, per il Consorzio universitario agrigentino sembra che la crisi sia ormai soltanto un brutto ricordo, da lasciarsi definitivamente alle spalle con una nuova governance e uno sguardo rivolto dritto al futuro.

Nei giorni scorsi, nel corso di una cerimonia che ha visto presenti tutte le autorità, politici, parlamentari, sindaci, candidati sindaci, vertici dell’Azienda provinciale sanitaria, l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione, Roberto Lagalla, il magnifico rettore dell’Università di Palermo Fabrizio Micari e perfino il regista Rai Michele Guardì, si è insediato il nuovo presidente, il riberese Nené Mangiacavallo.

“Occorre il contributo di tutti – ha detto il neo presidente – per rilanciare l’Ente. I beni culturali e archeologici devono essere al centro del nostro progetto. Agrigento dovrà guardare oltre gli stretti confini, dovrà proiettarsi verso una dimensione almeno nazionale. Se l’Università andrà bene ne trarrà beneficio tutta la provincia”.

In precedenza, l’ultimo presidente del Polo universitario era stato era stato Piero Busetta, dimessosi dalla carica nel marzo 2019. Da allora è stato il vice presidente Giovanni Di Maida a mantenere la guida e a traghettare l’università agrigentina. La nuova governance vedrà adesso Mangiacavallo nel ruolo di presidente, nominato dalla Regione Siciliana, Di Maida, che rimarrà vice presidente e il professor Gioacchino Lavanco nuovo componente in rappresentanza dell’Università di Palermo.

“L’insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione del Consorzio universitario – ha detto il sindaco Firetto – mi ha fatto ricordare le battaglie più difficili. Battaglie vinte con responsabilità, anche a suon di pugni sul tavolo. È la storia a dare torto a chi aveva torto e ragione a chi aveva ragione. La storia siamo noi, che ci abbiamo creduto contro ogni speranza. Gli altri adesso straparlano e con loro i loro mentori, che non hanno mosso un dito e hanno dato per morta l’Università ad Agrigento”.

L’attuale offerta formativa del Cua per l’anno accademico 2020-2021 è composta da alcune lauree triennali: Architettura e progetto del costruito (accesso libero), Economia e amministrazione aziendale (numero programmato 150 più 2 posti), Lingue e letterature – Studi interculturali (numero programmato cento posti), Scienze dell’educazione (accesso libero), Servizio sociale (numero programmato 57 più 5 più 1 posti).

“Abbiamo un’offerta formativa ampia – ha sottolineato il rettore dell’Università di Palermo, Micari – e abbiamo una struttura di Consorzio solida. Le immatricolazioni sono aperte: siamo convinti che ci sarà un numero importante di ragazzi che verranno ad Agrigento”.

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