A Montallegro un progetto per rendere la spiaggia accessibile anche ai soggetti diversamente abili. Ma sono molte le realtà che non sono fruibili da chi convive con handicap di vario genere
MONTALLEGRO (AG) – La stagione estiva è già iniziata da tempo e molti sono ancora gli stabilimenti balneari che non sono attrezzati con una passerella per i diversamente abili, pochi quelli che hanno a disposizione una sedia job e ancora meno quelli che hanno un percorso per i non vedenti.
A pochi passi di Agrigento, e precisamente a Montallegro, la Pro loco – in collaborazione con l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Cirillo e alla disponibilità di tanti privati – è riuscita tramite una raccolta fondi ad acquistare una passerella in pvc per garantire l’accesso in spiaggia a tutti, senza nessuna differenza.
“Sarà cura della Pro loco – ha dichiarato la vice presidente dell’associazione di Montallegro, Rossana Iacono – custodirla. Sarà nostra premura renderla poi disponibile a ogni inizio stagione, perché, a differenza delle vecchie passerelle in legno, questa la possiamo raccogliere come un tappeto”.
“Le città cambiano – ha aggiunto – perché siamo noi che le facciamo cambiare. Questo era un progetto inserito nella democrazia partecipata, che non è stato tra i vincitori, però, grazie all’aiuto di tutti siamo riusciti ad acquistare la passerella e a montare un gazebo per accogliere tutte le persone con esigenze specifiche”.
Ma non sono solo le spiagge a essere un ostacolo per i diversamente abili. Sono ancora diffusi i casi in cui per i bambini con disabilità l’accesso ai centri estivi viene negato o reso particolarmente difficile e di conseguenza tutto questo pesa sulle spalle dei genitori. “I pochi centri che ci sono – ha detto l’influencer Nadia Lauricella in campo contro la discriminazione attuata nei confronti delle persone con disabilità – abbracciano prevalentemente e spesso i casi di autismo, ma ovviamente non sono adatti per tutte le disabilità e soprattutto non tutte le disabilità sono l’autismo. È anche vero che per realizzare un centro del genere servono maggiori specialisti, competenti nel settore e maggiori volontari, ma non sarebbe ora che tutti riescano a godere dell’estate senza aver paura che si possa ricadere nell’emarginazione?”.