Amministrazione comunale del capoluogo al lavoro su un progetto che mira a potenziare il turismo culturale, esaltando le peculiarità del territorio. Una nuova vita per il cuore della Città dei Templi
AGRIGENTO – Affrontare la crisi economica anche dando maggiore spazio al turismo storico e sentieristico. Questa la direzione intrapresa dalla Giunta municipale agrigentina guidata da Franco Miccichè, che sta puntando sulla riqualificazione dei percorsi e degli itinerari turistici tra la piazzetta antistante Palazzo Tomasi e la via Atenea.
Un’idea già avviata dall’ex sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, e che adesso trova una giusta collocazione all’interno della campagna di governo. Infatti, l’attuale Amministrazione comunale ha approvato, in linea amministrativa, il progetto esecutivo per gli interventi di miglioramento dei percorsi.
Il piano dei lavori, quello definitivo, risale all’agosto del 2016 e l’importo previsto era di 1.898.784,67 euro. La progettualità urbana ha ottenuto, nel frattempo, il nulla osta della Soprintendenza ai Beni culturali e archeologici e quello del settore Territorio e Ambiente, sulla conformità agli strumenti urbanistici.
Cosa si attende adesso? L’Esecutivo retto da Franco Micciché rimetterà tutto nelle mani della Presidenza del Consiglio dei ministri con cui l’Ente ha già approvato un’apposita convenzione sulle modalità di erogazione dei finanziamenti, di attuazione e rendicontazione sui progetti proposti. Valore al passato, quindi, per un turismo da potenziare.
Ma ci sono anche altri tesori del territorio che andrebbero valorizzati. Nel frattempo, infatti, nella vicina Racalmuto la Settecentesca Chiesa dell’Itria è in stato di abbandono – chiusa da interi decenni – e sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per rimettere in sicurezza, evitando che qualcuno potesse farsi male, il prospetto. A causa delle forti raffiche di vento che nelle scorse settimane hanno interessato l’intera provincia Agrigentina, la croce di ferro, posta sul tetto all’altezza del portone d’ingresso principale, ha rischiato di cadere pericolosamente al suolo. Rimossi anche dei calcinacci che rischiavano di cadere sulla strada e l’intera struttura. Parte di corso Garibaldi è stata opportunamente transennata.
Ci auguriamo che questo serva da monito per studiare un progetto di ristrutturazione e restituire alla collettività un immobile storico.