AGRIGENTO – I cittadini ucraini in fuga dalla guerra che si trovano sul territorio agrigentino hanno l’opportunità di fruire di una gamma di servizi sanitari dedicati alla prevenzione e al trattamento dei disturbi psichici, sia degli adulti che dei minori.
Nell’ambito del progetto Coopera (i Comuni migliorano per arginare le vulnerabilità), finanziato dal ministero dell’Interno a cui l’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha aderito, sono già operative diverse equipe costituite da medici, psichiatri, neuropsichiatri infantili, psicologi, assistenti sociali, infermieri che accolgono e prendono in carico donne, uomini, bambini e ragazzi provenienti da Paesi extra Unione europea, attualmente domiciliati in Italia, che accusano problemi psicologici o psichiatrici, in conseguenza delle esperienze traumatiche vissute nei propri paesi o durante il tragitto per raggiungere il territorio italiano.
Quattro gli ambulatori attivi all’Asp di Agrigento: due dedicati agli adulti e due ai minori. L’equipe psichiatria adulti 1 è operativa presso il Servizio psichiatrico diagnosi e cura (Spdc) dell’ospedale di Agrigento il mercoledì e il venerdì dalle ore 14,30 alle ore 18,30 (telefoni 0922/442168 o 3270213846) mentre l’equipe psichiatria adulti 2 si trova presso i Centri di Salute mentale di Canicattì e Licata l’intera giornata del lunedì e il martedì dalle 14 alle 19.
Per i minori i servizi sono disponibili presso la sede della Neuropsichiatria infantile dell’ex ospedale di via Giovanni XXIII ad Agrigento (il mercoledì dalle 15 alle 20, 0922/407777 o 3343191151) e di Licata e Palma di Montechiaro (rispettivamente il venerdì e il mercoledì dalle 15 alle 19 – 0922/869425, 0922/790254 o 3393240461).
Nel caso in cui ci siano difficoltà a raggiungere le sedi, è attiva anche un’unità mobile a supporto degli ambulatori con base operativa presso il Sert della Cittadella sanitaria Agrigento (mercoledì e venerdì dalle ore 14,30 alle ore 19,30 – 0922/407600 o 3206273697).
Il progetto 3031 Coopera, il cui Ente capofila è il Comune di Palermo, attinge al Fami 2014-2020 (Fondo asilo, migrazione e integrazione) e ha tra i suoi obiettivi il miglioramento del sistema di accoglienza nel Sai (Sistema accoglienza integrazione) preparando i contesti territoriali per una rinnovata centralità degli enti locali favorendo un miglioramento del welfare di prossimità.
Gli altri partner del progetto, il cui referente per l’Asp di Agrigento è Salvatore Castellano, sono, oltre al comune di Palermo e all’Anci Sicilia: l’Asp di Siracusa, l’Asp di Trapani, l’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico Paolo Giaccone di Palermo, il Cefpas, il Comune di Agrigento, il Comune di Trapani e il Polo territoriale universitario della provincia di Agrigento.