Alcamo, incendiano mezzi a ditta concorrente: quattro arresti

Alcamo, incendiarono i camion della ditta concorrente: arrestati quattro palermitani, i nomi

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Alcamo, incendiarono i camion della ditta concorrente: arrestati quattro palermitani, i nomi

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domenica 20 Marzo 2022

“Avrebbe cercato di impedire che la ditta alcamese interferisse nell’affidamento dei trasporti da e per la Sicilia occidentale”

I carabinieri della compagnia di Alcamo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Roberta Nodari del tribunale di Trapani, su richiesta della procura, nei confronti di quattro persone.

I nomi degli arrestati

Maurizio Andolina, 45 anni, di Villabate (Pa), David Gabriele, 40 anni, Giovanni Andolina, 61 anni, di Palermo e Carmelo Andolina, 31 anni di Palermo. Questi ultimi tre residenti a Palermo; sono accusati di incendio, tentata estorsione e ricettazione.

Le indagini

Secondo le indagini dei militari del nucleo operativo e radiomobile i quattro sarebbero i responsabili dell’incendio di tre motrici Renault custodite nel piazzale della società di trasporti Signorino in liquidazione acquisita dalla Kortimed Sud con sede ad Alcamo.

La ricostruzione dei fatti

La notte del 10 febbraio 2021, tre degli arrestati si sarebbero recati presso la sede della società alcamese dove avrebbero dato fuoco ai mezzi pesanti presenti nel piazzale dopo averli cosparsi di liquido infiammabile.

L’auto per raggiungere Alcamo data alle fiamme per cancellare ogni prova

Per nascondere eventuali tracce, avrebbero anche incendiato l’auto, una Fiat 500 rubata, utilizzata per raggiungere Alcamo, dandosi poi alla fuga con una seconda autovettura. Il rogo sarebbe stato commesso d’intesa con un quarto complice.

Quest’ultimo, proprietario di una società di trasporti nella provincia di Palermo, avrebbe cercato di impedire che la ditta alcamese interferisse nell’affidamento dei trasporti da e per la Sicilia occidentale. Uno dei tre presunti esecutori materiali dell’incendio è indagato anche per evasione, in quanto era sottoposto alla detenzione domiciliare a Palermo. I quattro sono stati portati nel carcere Pagliarelli di Palermo.

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