Un confronto su questioni strutturali e non contingenti: ospite di questo Forum con il QdS, alla presenza del direttore Carlo Alberto Tregua, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri e segretario del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess), Alessandro Morelli.
Attività e obiettivi
“Negli ultimi due anni abbiamo distribuito circa seicento miliardi di euro, una somma che ha permesso investimenti in infrastrutture e sanità, con più di 260 miliardi di euro destinati proprio al settore sanitario. Ogni regione riceve fondi sulla base di una quota di compartecipazione stabilita in Conferenza Stato-Regioni, secondo criteri che tengono conto del numero di abitanti, dello status socio-economico dei territori e del livello di scolarizzazione, il cosiddetto criterio di deprivazione sociale. Le regioni che presentano carenze da un punto di vista sociale ricevono un surplus di risorse. Inoltre, si considerano anche i costi sostenuti annualmente da ciascuna regione. Abbiamo adottato decine di delibere per regolamentare questa distribuzione. Le infrastrutture beneficiano di investimenti significativi realizzati da Anas e Rfi, oltre a interventi più specifici, come l’attraversamento dell’alta velocità a Vicenza”.
“Nel Centro-Sud, gli investimenti sono sostenuti anche dai Fondi per lo sviluppo e la coesione (Fsc), che per legge sono distribuiti per l’80% al Mezzogiorno e 20% al Centro-Nord. Questo criterio mira a favorire le regioni che partono da condizioni di maggiore difficoltà. Inoltre, gli investimenti promossi dal ministero delle Infrastrutture, soprattutto al Sud, sono particolarmente rilevanti e rappresentano interventi che probabilmente non si erano mai registrati nella spesa storica. Un caso emblematico è quello della Strada statale 106, che parte da Reggio Calabria e arriva a Taranto, attraversando le aree della Locride e del Reggino. Questa arteria è tristemente nota come la “Statale della morte”…

