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Un’altra ondata di caldo in Sicilia, temperature fino a 36 gradi: allerta per giovedì 17 luglio

Un’altra ondata di caldo in Sicilia, temperature fino a 36 gradi: allerta per giovedì 17 luglio
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Con l’estate 2025 ormai entrata nel vivo e le temperature sempre più alte, torna puntuale in Sicilia l’emergenza incendi

Ancora caldo in Sicilia e allerta della Protezione civile regionale, che ha pubblicato un avviso valido per il 17 luglio e per le successive 24 ore.

Per la città di Palermo è prevista una temperatura massima percepita di 35 gradi centigradi ed un livello 1 per quanto riguarda il rischio di ondate di calore (colore giallo), uguale a Catania, mentre a Messina si potrebbero raggiungere i 36 gradi. È previsto, infine, un rischio incendi di pericolosità media

L’emergenza incendi

Con l’estate 2025 ormai entrata nel vivo e le temperature sempre più alte, torna puntuale in Sicilia l’emergenza incendi. Un problema che interessa soprattutto le aree boschive e che spesso mette in difficoltà gli enti e i Corpi preposti alla lotta contro la propagazione delle fiamme, come i vigili del fuoco e la Forestale.

A commentare la situazione attuale e a spiegare come si stanno fronteggiando le fiamme dovute alle alte temperature al QdS.it sono intervenuti Gaetano Agliozzo, segretario regionale della Fp Cgil Sicilia; Gigi Amato, coordinatore regionale dello stesso sindacato per i vigili del fuoco e Santo Re, segretario regionale del sindacato autonomo dei vigili del fuoco Conapo.

Emergenza incendi in Sicilia: “2025 regolare, ma ci aspettiamo peggio”

“Per fortuna, fino a ora non c’è stato molto scirocco, quindi è stata una stagione abbastanza regolare“, esordiscono Agliozzo e Amato. I due rappresentanti della Fp Cgil Sicilia spiegano anche che sono proprio i venti a provocare la maggior parte dei problemi: “Quando sono forti diventa complicato affrontare gli incendi, in quanto il vento trasporta il fuoco in vaste zone e poi in alcuni casi non possono volare né i canadair né gli elicotteri. Per quest’anno, al momento, gli interventi sono stati soprattutto nella Sicilia orientale per la campagna boschiva; per quanto riguarda il settore occidentale, invece, c’è stato qualche intervento nel Trapanese, ma tutto sommato al momento è una stagione regolare sul fronte incendi“.

La prima metà di stagione è andata avanti in maniera del tutto normale, nonostante le alte temperature, ma con il rialzo termico previsto per la seconda metà di luglio l’attenzione rimane alta: “Come ogni anno – proseguono Agliozzo e Amato – ci aspettiamo sempre il peggio, anche se lo abbiamo affrontato negli anni precedenti, con le ondate di caldo e di venti forti che hanno causato danni incredibili in tutta la Sicilia. Affrontiamo il tutto con il nostro dispositivo di soccorso. Abbiamo stipulato una convenzione con la Regione Siciliana, che è partita il 24 giugno e terminerà nella prima decade di settembre, che permetterà di avere più squadre sul territorio per la campagna boschiva h24 grazie al lavoro della Direzione Regionale Sicilia Vigili del Fuoco e alla Regione che ci permette di avere un dispositivo rinforzato in questo periodo”.

“Speriamo innanzitutto che non accadano gli eventi degli ultimi anni e in ogni caso metteremo a disposizione tutto ciò che è possibile, come abbiamo fatto tempo fa nella parte sud di Catania, dove la direzione regionale ha raddoppiato i turni di servizio per Messina, Catania ed Enna, permettendo di mettere ulteriori forze sul campo per poter fronteggiare gli incendi. Per fortuna il tutto è durato poco”.

I problemi

Tra i problemi relativi all’emergenza incendi in Sicilia, persiste quello dei mezzi: a volte sono pochi e molti si usurano. Su questo fronte, i sindacati cercano sempre di mantenere attivo il dialogo con il Governo nazionale.

“Noi ogni anno – concludono Agliozzo e Amato – poniamo la problematica sia livello regionale che nazionale, perché purtroppo questa è una carenza atavica nazionale. In questo siamo più impegnati e certamente risentiamo molto di una carenza del 15% del personale nell’arco nazionale. Nel momento in cui iniziano le giornate in cui c’è più bisogno di aiuto con interventi in coda, la nostra direzione predispone il raddoppio dei turni, che permette di avere il 70% in più del personale, che però viene impegnato per 24 ore di seguito. Anche se vi è una rotazione diventa faticoso per via delle temperature e dell’umidità. C’è anche il problema dei mezzi che si usurano facilmente quando si lavora in questa maniera. Avremo bisogno sicuramente di mezzi idonei a questo tipo di servizio, una cosa che paventiamo ogni anno al governo nazionale. Lavorando in questa maniera con 36mila interventi annui tra Palermo e Catania i mezzi si usurano, anche per via del calore. Abbiamo bisogno di ricambi in più anche per incendi boschivi e in zone impervie”.

L’importanza della sensibilizzazione

Il segretario regionale del sindacato autonomo dei vigili del fuoco Conapo, Santo Re, pone la sua attenzione sulla convenzione antincendio boschivo per l’Oasi del Simeto, stipulata con la Città Metropolitana di Catania e ormai imminente.

“L’emergenza incendi l’abbiamo affrontata come ogni anno – spiega Re –, perché con le temperature alte, che quest’anno sono arrivate anche in anticipo, siamo sempre e perennemente in carenza di uomini e mezzi. Ma la convenzione antincendio boschivo con la Regione è iniziata comunque per tempo, con due squadre aggiuntive, e dal prossimo 20 luglio inizierà la convenzione boschiva per l’Oasi del Simeto, che prevede un’ulteriore squadra aggiuntiva per gli incendi di sterpaglie. Questo per l’orario diurno, mentre invece per quello notturno il tutto viene gestito dalle squadre in servizio ordinario. Abbiamo anche la possibilità di raddoppiare i turni di servizio per tenere la squadra smontante per sopperire alle innumerevoli richieste di soccorso che arrivano. Ci prepariamo, inoltre, con un ulteriore apporto di squadre in emergenza per avere più mezzi e uomini, ma numericamente non riusciamo ancora a fronteggiare il tutto”.

Anche la sensibilizzazione dell’opinione pubblica ha la sua importanza, così come il sostegno alimentare per il personale in servizio che va sotto stress.

“Facciamo anche un’opera di sensibilizzazione – conclude Re – per la prevenzione, per tenere le campagne pulite, per il territorio. Diciamo di non gettare sigarette, non lasciare rifiuti e non bruciare erba. Va inviato un messaggio alla popolazione affinché stia più attenta. Quando abbiamo allerta arancione o rossa il direttore regionale fa trattenere il personale smontante, ma una persona che ha completato il suo turno di lavoro e che deve rimanere va sotto stress fisico. Per questo abbiamo istituito un carro viveri come sostengo alimentare per il personale. Noi diamo l’anima e spero che questa ondata di calore non porti a scatenare incendi devastanti e che le persone capiscano che non possono creare situazioni di pericolo”.

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