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Amazon Prime, class action contro gli abbonamenti: c’è l’ipotesi rimborso

Amazon Prime, class action contro gli abbonamenti: c’è l’ipotesi rimborso
Amazon, foto di repertorio

Caso abbonamenti, una questione che potrebbe presto riguardare anche i consumatori italiani

Per chi è in possesso dell’abbonamento ad Amazon Prime, c’è una importante possibilità da conoscere. Per questa categoria di clienti infatti, grazie alla manovra di una class action, può aprirsi la possibilità di recuperare parte dei soldi. Ma come? E perchè? Di seguito, tutti i dettagli di questa occasione di “rimborso” attraverso Amazon Prime.

Amazon Prime, una class action apre all’occasione rimborso

Amazon Prime, piattaforma che conta milioni di iscritti, vanta una ampia di offerte tra sconti, prelazioni e tempistiche rapide sui prodotti acquistati, così come l’accesso alla piattaforma di film e serie tv in streaming per tutti gli abbonati.

Tuttavia, i prezzi degli abbonamenti proprio al servizio dello streaming continuano a crescere (in aumento costante da tempo), con “un effetto a catena sicuramente importante per i consumatori” – come riporta Money. Per questo motivo, i clienti di Amazon Prime non sarebbero soddisfatti del prodotto offerto ma, nonostante questo, raramente si assiste ad altro che non sia una disdetta del proprio abbonamento a Prime (anche questa abbastanza isolata come opzione valutata dai consumatori).

Non tutti però si sono fermati alla sola disdetta del proprio abbonamento ad Amazon Prime, anzi. Come emerso, infatti, il centro di consulenza per i consumatori della Renania settentrionale-Vestfalia, Stato federale tedesco, ha portato in tribunale il colosso del multi-miliardario Jeff Bezos. L’associazione infatti, ha contestato alla società Amazon Prime il massiccio e ingiustificato aumento dei prezzi degli abbonamenti. Una decisione (quella dell’aumento) che il colosso della vendita online ha giustificato attraverso la variazione dei costi dovuta all’inflazione, senza però riuscire a convincere gli organi competenti. In questo modo, si aprono dunque degli spiragli concreti per tutti i consumatori del mondo.

Amazon Prime e rimborsi, cosa potrebbe succedere

A tal proposito, come riporta Money.it il tribunale regionale di Düsseldorf si è già pronunciato sul caso di Amazon Prime, con i membri che hanno fatto ricorso che si preparano adesso a una class action su larga scala.

In questo modo, i clienti potrebbero presto ricevere l’intero rimborso sulle spese aggiuntive contestate: un totale che può arrivare fino ai 62,70 euro. Chiaramente, non c’è ancora certezza sull’eventuale efficacia della class action e del successivo rimborso in quanto Amazon – non accettando la decisione della giustizia in Germania – potrebbe presto contestarla attraverso le aule dei tribunali.

Gli eventuali rimborsi, infatti, rappresenterebbero un danno importante per il colosso mondiale, sia dal punto di vista dell’immagine che, chiaramente, sull’aspetto economico. Il caso chiaramente interessa anche agli utenti italiani (così come chiunque abbia un “pass” alla piattaforma) e, una delle ipotesi da non escludere, è che l’azienda capitanata da Jeff Bezos cerchi di risolvere la questione in via stragiudiziale con rimborsi spontanei o similari a quelli che potrebbero presto essere imposti dalla giustizia.