L’attività di ricerca ritorna ad Ustica grazie alla collaborazione tra Università degli Studi di Palermo e Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli. Posizionati da Marco Milazzo (Unipa) e Giorgio Aglieri (SZN) i primi collettori di larve di Pinna nobilis nella Zona A di riserva integrale dell’area marina protetta nel tentativo di arrestare la moria di massa che sta coinvolgendo l’intero Mediterraneo della nacchera di mare, specie a rischio estinzione.
“La ricerca scientifica pilastro fondativo dell’Area Marina Protetta – dichiara il direttore dell’Amp Davide Bruno – ritorna ad Ustica. Questa settimana inizierà una campagna di ricerca sulle componenti degli ecosistemi costieri. Il team di ricerca è capitanato da Giacomo Milisenda della SZN sede di Palermo e vede la partecipazione di sette ricercatori. Far ritornare la ricerca a Ustica – conclude Bruno – è importante non solo perché sin dalla costituzione dell’Area Marina Protetta ne è una delle mission principali ma oggi più che mai progetti di ricerca per conservare, proteggere e utilizzare in modo durevole il mare e le risorse marine è fondamentale per uno sviluppo sostenibile del nostro pianeta”.
“La ricerca scientifica – sottolinea il Sindaco di Ustica e presidente dell’Amp Salvatore Militello – ha un ruolo fondamentale quando bisogna verificare gli effetti della gestione di un’Area Marina Protetta sulle specie e sugli habitat”.