Ambiente e turismo a Mazara, la sfida del sindaco Quinci - QdS

Ambiente e turismo a Mazara, la sfida del sindaco Quinci

Vito Manca

Ambiente e turismo a Mazara, la sfida del sindaco Quinci

giovedì 30 Dicembre 2021

Convenzione con il Cnr per il Piano di mobilità sostenibile. Un Parco inclusivo e la riapertura di un resort nel piano di cambiamento per rilanciare l’economia in città

MAZARA DEL VALLO (TP) – Uno scambio continuo d’informazioni ed un obiettivo dichiarato: migliorare la qualità dell’ambiente nel Comune di Mazara del Vallo. Per raggiungerlo, una convenzione. Da una parte l’amministrazione del sindaco Salvatore Quinci, dall’altra l’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Due i punti di riferimento, l’architetto Maurizio Falzone per il Comune e l’ingegnere Francesco Petracchini per il Cnr.

La convenzione biennale traccia il percorso di collaborazione ed il focus d’azione: mobilità, qualità dell’aria, gestione intelligente dell’energia ed economia circolare. Temi ormai fondamentali per lo sviluppo dei territori. Temi che investono le attività degli enti locali, chiamati a dare risposte concrete nella loro azione di governo. Nello schema di convenzione c’è così un primo strumento operativo da definire. Si tratta del Piano urbano di mobilità sostenibile. È necessario metterne in campo le linee guida ed il Comune intende farlo confrontandosi con il Cnr. Un lavoro di prospettiva, che viene affiancato da una esigenza primaria e costante dell’amministrazione: “L’obiettivo del monitoraggio continuo, al fine di verificare eventuali non conformità per le immediate azioni correttive necessarie”. Una verifica sul campo che può dunque essere utile anche per interventi tempestivi, se necessari. L’amministrazione Quinci ha puntato decisamente sul rilancio turistico della città. Ed è dunque impegnata a creare le infrastrutture materiali ed anche immateriali che possono consolidare la sua linea di crescita del territorio. L’ambiente diventa un fattore determinante, che va dunque studiato con sistemi scientifici per tutelarlo e renderlo protagonista del progetto di sviluppo che è stato preso in considerazione. La convenzione prenderà forma attraverso una serie di atti esecutivi che dovranno indicare le attività svolte, le rispettive responsabilità ed i risultati raggiunti. Dovranno anche essere indicati eventuali costi e l’utilizzo del personale.

L’accordo con il Cnr rientra in una strategia sempre più stringente dell’amministrazione Quinci, che punta ad un reale salto di qualità nella cultura ambientale della città. Non a caso, ed a margine, degli impegni assunti con il Cnr, il Comune sta andando avanti nelle sue scelte programmatiche che intendono migliorare lo standard delle condizioni generali della città. Appena qualche giorno fa è stato infatti inaugurato il primo Parco inclusivo del territorio cittadino. è stato chiamato “Puà”.

Il primo cittadino l’ha presentato così: “Finalmente, tutti i bambini della città potranno contare su un Parco inclusivo nel quale, grazie alla collaborazione con alcune associazioni del territorio, potranno realizzarsi gare sportive, momenti ludici ma anche di studio e confronto, tenendo conto delle esigenze, diversità e peculiarità di tutti”. Il progetto è stato cofinanziato con 42.500 euro dal dipartimento Famiglia della Regione. La tutela ambientale e l’avvio di nuovi servizi si legano e si allineano nel piano dell’amministrazione alle politiche culturali. Da qui il restauro di uno dei simboli della città, la Fontana del Consagra. L’assessore regionale all’Identità Siciliana Alberto Samonà l’ha indicato come “espressione della collaborazione tra pubblico e privato, ma anche di un perfetto accordo interistituzionale. L’intervento dei privati che hanno effettuato le opere di restauro è un modo di prendersi cura del patrimonio culturale della Regione e di generare benessere per la collettività”. La Fontana, “Uomini che vengono dal mare”, è stata donata al Comune da Pietro Consagra nel 1964 e si trova a Piazza Mokarta. L’intervento di recupero – poco meno di 40.000 euro – è stato realizzato con un protocollo d’intesa tra il Comune e la Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani e grazie a due sponsor tecnici – “Chiraema srl” e “Marino Rosario srl” – che si sono incaricati del restauro. Tassello su tassello, il mosaico del Comune consegna alla città un ulteriore elemento utile a definire un territorio pronto ad affrontare la sfida dello sviluppo sostenibile: il via libera alla Consulta comunale del Turismo.
“L’amministrazione – ha sottolineato il sindaco Quinci – è consapevole che può esserci vero incremento e valore turistico con i servizi e con un’offerta ricettiva diversificata, che va dalle strutture a gestione familiare e micro-imprenditoriale ai resort di lusso”.

Come nel caso della “riapertura, programmata, per il prossimo mese di maggio, del resort di lusso Giardino di Costanza”. La “HNH Hospitality” ha ufficializzato l’intesa con la sezione penale e misure di prevenzione del Tribunale di Trapani per riaprire i battenti della struttura turistica, consentendo anche il suo recupero ambientale che definisce, come ha voluto rimarcare Quinci, anche “un’occasione occupazionale per il settore e per l’indotto. Può infatti rappresentare una cassa di risonanza per le nostre bellezze paesaggistiche e monumentali, per la nostra enogastronomia e per l’ospitalità del territorio”.

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