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“Andare a un concerto è meglio del sesso”, cosa dicono gli studi

“Andare a un concerto è meglio del sesso”, cosa dicono gli studi

La ricerca e lo studio: almeno l’80% del pubblico ritiene che la musica dal vivo rafforzi i legami familiari

La musica dal vivo si conferma l’esperienza di intrattenimento più apprezzata a livello globale, superando cinema, sport e qualsiasi altra forma di aggregazione collettiva. A certificarlo è Living for Live, il nuovo report internazionale di Live Nation che analizza il rapporto tra pubblico ed eventi live, basato su un campione di oltre 40.000 persone in 15 Paesi. Un dato su tutti colpisce: per circa il 70% degli intervistati, assistere a un concerto è persino più gratificante del sesso.

La ricerca e lo studio: almeno l’80% del pubblico ritiene che la musica dal vivo rafforzi i legami familiari

Secondo la ricerca, nel solo 2025 oltre 130 milioni di fan hanno acquistato almeno un biglietto per uno spettacolo dal vivo, con un’affluenza negli stadi in forte crescita, addirittura triplicata rispetto all’anno precedente. I concerti non sono più semplici appuntamenti musicali, ma veri e propri momenti chiave della vita personale e sociale, capaci di creare ricordi indelebili ed esperienze immersive. Oltre l’80% del pubblico ritiene che la musica dal vivo rafforzi i legami familiari, mentre quasi il 70% pianifica viaggi dedicati agli eventi, percorrendo complessivamente distanze paragonabili a decine di migliaia di viaggi verso la Luna.

Il 77% degli intervistati considera inoltre i concerti parte integrante della propria identità, un rito collettivo che unisce dimensione personale e condivisione sociale. Non sorprende, quindi, che il 76% degli appassionati prediliga artiste donne, protagoniste assolute della scena pop contemporanea come Beyoncé, Olivia Rodrigo, Karol G e Lady Gaga.

L’impatto economico è altrettanto significativo: sei fan su dieci viaggiano almeno una volta l’anno per un live, generando benefici concreti per trasporti, turismo, ristorazione e commercio. Tra i casi più emblematici figurano il miliardo di sterline prodotto dal tour degli Oasis nel Regno Unito e in Irlanda, i 4,5 miliardi di dollari legati alle tournée di Beyoncé negli Stati Uniti e i 200 milioni generati dalla residency di Bad Bunny a Porto Rico.

In un’epoca dominata dall’intelligenza artificiale e dalla comunicazione digitale, i concerti restano uno spazio insostituibile di emozione autentica: il 93% del pubblico preferisce esperienze dal vivo e l’85% esce da uno show con una sensazione di euforia condivisa. La musica live, capace di superare barriere linguistiche e culturali, continua così a crescere e a consolidarsi come uno dei fenomeni culturali ed economici più vitali del nostro tempo.

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