Palermo per la fermata della metropolitana in centro, al Politeama, dovrà ancora attendere. L’apertura programmata per settembre, annunciata qualche tempo fa, slitterà nel più ottimistico dei casi a fine anno, a dicembre.
Il perchè dello slittamento
La causa del rinvio dell’aperture di quello che è il cuore del progetto dell’Anello Ferroviario del capoluogo siciliano pare siano dei problemi di infiltrazione al Porto, causati da altri lavori paralleli che non hanno a che fare con Rfi ma che comunque interferiscono, al momento, con l’avanzare al ritmo che si pensava potesse garantire l’apertura per settembre. Allo stato attuale, nulla da fare.
La fermata Porto e Politeama
La definizione delle fermate Porto e Politeama (che saranno inaugurato insieme) era prevista in un primo momento per giugno del 2025, ma c’erano state altre difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali. Dunque, tutto rinviato. Prima a settembre, ora a fine anno.
Il biglietto unico
Si sta lavorando anche per definire un biglietto unico per il trasporto a Palermo mettendo insieme Ferrovie e Amat con l’obiettivo di realizzare una politica integrata della mobilità. Il nodo di Palermo costerà complessivamente 1 miliardo e 280 milioni, l’Anello ferroviario 320 milioni. In tutto in Sicilia abbiamo 17,6 miliardi di investimenti di Rfi”.
La fermata Libertà
Il 27 ottobre dello scorso anno, dopo ritardi e disagi, si è finalmente la fermata Libertà dell’anello ferroviario di Palermo. La nuova stazione sorgerà in via Lazio, nel tratto tra le vie Libertà e Sicilia, e sarà un importante snodo per la mobilità cittadina.
I lavori
I lavori, che sarebbero dovuti terminare nel lontano 2014 stando al cartello installato all’epoca, si sono finalmente conclusi. Si tratta di uno degli interventi più complessi del primo lotto dell’anello ferroviario, il cui avanzamento collegherà l’attuale tratta Notarbartolo-Giachery fino a piazza Castelnuovo, nel centro della città.
Progressi e lavori in corso
Già completati nei mesi scorsi lo scavo della stazione Politeama, profonda 16 metri, e della galleria Crispi-Amari di 850 metri. Inoltre è stato ultimato il collegamento Politeama-Porto, così come è stata aperta Giachery. A seguire è previsto l’allestimento tecnologico dell’intero percorso sotterraneo.
Il progetto
L’investimento per questa prima fase ammonta a circa 150 milioni di euro. L’anello ferroviario si svilupperà su due tratte, con un costo totale di 250 milioni, e oltre alla Libertà comprenderà le fermate Porto, Politeama e Malaspina. Dopo anni di disagi e cantieri in superficie, una volta ceduto il ramo d’azienda da Tecnis a D’Agostino, sono potuti ripartire gli scavi in sotterranea. La seconda fase dei lavori prevede realizzazione della stazione Turrisi Colonna, dove sorgeva lo scalo Lolli, e il collegamento Politeama-Notarbartolo. Per questo lotto successivo sono stati stanziati 100 milioni di euro.

