I residenti delle zone limitrofe ai siti individuati per l’installazione dei ripetitori si sono organizzati in Comitati spontanei e chiedono al sindaco di sospendere i lavori in attesa che venga aggiornato il Piano antenne
MODICA (RG) – I lavori per l’installazione di diverse antenne di telefonia mobile 5G stanno destando non poca preoccupazione in città tra i residenti delle zone limitrofe ai siti individuati per l’allocazione di tali infrastrutture. I cittadini si sono già organizzati in comitati spontanei volti a far sospendere i lavori già iniziati e a pretendere dall’Amministrazione comunale un piano antenne aggiornato che stabilisca, con le dovute precauzioni e i pareri degli organi preposti, dove si può e dove non si può installare un’antenna di telefonia mobile e in particolare quelle con tecnologia 5G.
I cittadini contro l’installazione delle antenne 5G
Uno di questi comitati si è costituito a seguito dell’avvio di nuovi lavori per l’installazione di un’antenna sulla variante SS115. In questo caso, i residenti della zona hanno già avviato una petizione rivolta alla sindaca, Maria Monisteri, che nella sua veste di primo cittadino ha sia il ruolo di autorità sanitaria che di pubblica sicurezza a tutela dei suoi cittadini e del bene comune. I residenti dell’area chiedono al sindaco di emettere, in autotutela, tutti i provvedimenti di sua competenza per la sospensione prima e la revoca dopo il provvedimento amministrativo autorizzatorio all’avviata installazione dell’antenna 5G.
Preoccupati per i riflessi negativi sulla salute
Anche in contrada Caitina c’è preoccupazione tra i residenti a causa dell’installazione di una delle tante antenne 5G programmate per essere allocate su tutto il territorio comunale. Il comitato spontaneo che si è formato, col nome “Sì 5G no sul balcone di casa” e i cui residenti non sono contrari all’installazione delle antenne, ma preoccupati per i riflessi negativi sulla salute, chiede la sospensione immediata dei lavori, riprendendo il precedente blocco avvenuto in via Peppino Impastato, richiesta urgente e rivolta al Comune di Modica.
In particolare, i residenti sostengono che “il Comune non può lavarsi le mani, dicendo che ci sono le concessioni, perché queste sono scaturite dall’inerzia dei suoi uffici che non hanno risposto alle richieste, facendo valere il così detto silenzio assenso”. E intanto, della questione è stato investito il Consiglio Comunale che lo scorso 17 gennaio ha approvato all’unanimità dei presenti una mozione in merito. L’atto presentato dalla consigliera comunale, Rita Floridia, ha per oggetto la delicata questione delle antenne 5G, con riferimento ai lavori già avviati in via Peppino Impastato e al Polo Commerciale, e al momento sospesi, e alle altre 12 in fase di realizzazione.
Stesura di un piano finalizzato all’individuazione di aree adeguate
La mozione impegna l’Amministrazione a procedere alla stesura di un piano finalizzato all’individuazione di aree adeguate ove allocare le antenne 5G, entro 90 giorni, sospendendo al contempo in autotutela per 120 giorni con apposita ordinanza del sindaco i lavori già avviati. Un altro sito preso di mira, infatti, con l’avvio dei lavori per installare un’antenna alta ben 34 metri, si trova in contrada Quartarella, con i residenti che, anche in questo caso, sono sul piede di guerra. Adesso, pertanto, occorre aggiornare il vecchio piano comunale, individuando nuove aree di proprietà comunale e che lo stesso Ente metterebbe a disposizione delle aziende a titolo gratuito, quindi senza il pagamento di nessun canone di affitto, aree, insomma, a basso impatto ambientale e non densamente abitate che tengano conto in primis delle esigenze dei residenti, preoccupati per la loro salute, e in secondo luogo del contesto turistico in cui Modica si inserisce.
Una situazione abbastanza ingarbugliata
A tal riguardo, la sindaca Monisteri, in occasione di una videoconferenza con i gestori dell’azienda che si occupa dell’implementazione dei sistemi di telecomunicazione a Modica, aveva già fatto presente i dubbi di carattere sociale che l’installazione delle antenne a tecnologia 5G sta provocando tra i residenti. Insomma, una situazione abbastanza ingarbugliata che, come per l’edilizia o l’allocazione di impianti aziendali, è anch’essa figlia della mancata pianificazione da parte del Comune e in particolare da chi negli anni passati ha governato senza preoccuparsi di programmare e vivendo alla giornata.