Ecco cosa è emerso dalle indagini sul fatto di sangue avvenuto lo scorso 27 febbraio 2023 ad Aci Sant'Antonio (CT). Con VIDEO.
Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, i carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale hanno eseguito un fermo d’indiziato di delitto a carico del 33enne Antonino Cosentino, di Aci Sant’Antonio (CT), accusato dell’omicidio di Francesco Ilardi.
Ecco il comunicato dei militari sul fatto di sangue, avvenuto nella serata del 27 febbraio 2023 ad Aci Sant’Antonio e arrivato a una “svolta” nelle scorse ore con il fermo.
Chi è Antonino Cosentino, accusato dell’omicidio Ilardi
Cosentino ha 33 anni ed è un commerciante all’ingrosso di pollame con precedenti di polizia. Pare che sia stato in passato socio della vittima dell’omicidio. Al momento è gravemente indiziato, in una fase dell’indagine in cui non si è ancora pienamente realizzato il contraddittorio tra le parti, di omicidio aggravato e detenzione e porto illegale di arma da sparo.
Gli inquirenti hanno ricostruito la probabile dinamica dell’omicidio di Ilardi e raccolto – anche attraverso attività tecniche e dinamiche, nonché le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona interessata dal fatto di sangue e le testimonianze di persone informate sui fatti- un quadro indiziario a carico dell’uomo.
La dinamica dell’omicidio
Secondo una prima ricostruzione, effettuata dagli inquirenti e avvalorata dai rilievi eseguiti dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo di Catania, Antonino Cosentino, alle 19.00 circa di lunedì scorso, alla guida della propria automobile Suzuki SX4 di colore rosso, dopo aver compiuto un giro di ricognizione, avesse avvicinato Francesco Ilardi, 52 anni, che si trovava sul marciapiede all’esterno di un circolo di caccia sito in via Vittorio Emanuele.
In quel frangente, nell’arco di pochissimi secondi, il presunto killer, dall’abitacolo del mezzo, avrebbe esploso contro la vittima 4 colpi di pistola, verosimilmente un revolver cal. 38, colpendola mortalmente con un proiettile nella zona lombare, per poi darsi alla fuga e rendersi da quel momento irreperibile.
I rilievi effettuati sulla scena del crimine hanno consentito infatti di trovare sull’asfalto i frammenti di 4 ogive, tra cui quella con tracce di sangue, che aveva oltrepassato il corpo di Ilardi.
Le indagini e il fermo
Le immediate indagini del Nucleo Investigativo di Catania, supportato dai colleghi della Compagnia di Acireale, hanno sin da subito scandagliato la vita privata di Ilardi, al fine di comprendere le ragioni dell’omicidio e identificarne l’autore.
In quest’ottica, è quindi emerso come la vittima, commerciante di pollame come Antonino Cosentino, alcuni mesi fa si fosse separata dal socio per mettersi in proprio, circostanza che avrebbe determinato un forte acredine nei suoi confronti da parte del figlio dell’ex collega di lavoro. Le ricerche hanno permesso di rintracciare l’auto utilizzata dal presunto assassino, di proprietà di Cosentino, al cui interno, attraverso esami tecnici di natura speditiva, gli operatori hanno trovato tracce di polvere da sparo.
Le ricerche dell’indiziato si sono concluse stanotte all’1 circa, quando una Gazzella ha bloccato Cosentino mentre stava percorrendo, a bordo di un’auto, viale Giuffrida di Catania, assieme al padre e all’avvocato, verosimilmente perché avrebbe avuto l’intenzione di costituirsi.
Sono attivamente in corso le ricerche dell’arma utilizzata per l’omicidio.
