Niente politica, ma umanità sì. Un appello contro la guerra – in Israele, in Ucraina, come in altre parti del mondo – ha generato un momento commovente, all’insegna della musica e dei messaggi di pace, durante la prima sera del Festival di Sanremo 2025.
A intervenire – con un messaggio mandato in onda – è stato il Santo Padre in persona. Papa Francesco ha ricordato le atrocità subìte da popolazioni – bambini, donne, disabili, uomini – che non possono cantare e vivere la felicità di uno spettacolo musicale, ballare ed essere sereni perché la loro vita è sotto le bombe. Il pontefice ha anche invitato il mondo a unirsi sotto il messaggio di pace lanciato dalla musica, strumento di unione tra popoli.
Papa Francesco al Festival
“Quello che desidero di più è vedere chi si è odiato stringersi la mano, abbracciarsi e dire con la vita, la musica e il canto: la pace è possibile”. Queste le parole di papa Francesco, che ricorda anche come la musica sia “strumento di pace“: “È una lingua che tutti i popoli, in diversi modi, parlano e raggiunge il cuore di tutti. La musica può aiutare la convivenza dei popoli”.
Significativo l’augurio finale del pontefice durante il video messaggio mandato in onda durante la prima serata di Sanremo: “Che la buona musica possa raggiungere il cuore di tutti”.
L’appello contro la guerra a Sanremo 2025
“Imagine“, la canzone della pace per eccellenza, eseguita in inglese, arabo ed ebraico. Questo lo strumento scelto, potente, per chiedere la fine della guerra e arrivare a una “vera pace” (con un riferimento non troppo velato alla fragile tregua tra Hamas e Israele a Gaza).
A cantare sono due artiste, una israeliana e una palestinese, Noa e Mira Awad. Durante l’esibizione in tre lingue, le due cantanti hanno voluto incitare l’Ariston a pregare e ad agire per la pace con un intermezzo in italiano: “Immaginiamo prosperità e riconciliazione e che fra un anno torneremo qui a festeggiare un vero accordo di pace“.

