Appello al senso civico nisseno per difendere il centro storico - QdS

Appello al senso civico nisseno per difendere il centro storico

Annalisa Giunta

Appello al senso civico nisseno per difendere il centro storico

sabato 11 Settembre 2021

Il sindaco Gambino ha lanciato un appello rivolto ai cittadini, compresi quelli più giovani, per rispettare le regole del vivere civile in applicazione di quanto previsto dai Regolamenti comunali

CALTANISSETTA – L’immagine dei bambini che giocano a calcio per le strade della città sembra sempre più una cartolina che arriva da un passato lontano. Almeno per quello che riguarda il salotto buono della città. Niente partite di pallone nell’area pedonale di corso Umberto I: lo ha ribadito, anche nel corso di una delle dirette Facebook rivolte alla cittadinanza, il sindaco Roberto Gambino.

Un richiamo al senso civico, quello del primo cittadino nei confronti nisseni, in particolare dei più giovani, che ha ripreso un problema riscontrato e portato all’attenzione dell’Amministrazione comunale dai commercianti del centro storico.

“Oltre a giocare a pallone – ha detto Gambino – c’è anche chi passa lungo il corso con le bicilette a pedalata assistita a velocità sostenuta e tante altre problematiche che ho messo nero su bianco. Pensavo di dover emanare un’ordinanza in tal senso, cosa di cui non c’è stato di bisogno poiché queste problematiche sono già vietate all’interno del vigente Regolamento comunale della Polizia municipale. Per essere tollerante e disponibile nei confronti dei cittadini ho fatto predisporre un avviso elencando ciò che non si può fare nei luoghi pubblici. Una volta che si è provveduto ad avvisare la cittadinanza è chiaro che i controlli della Polizia municipale non si limiteranno a invitare a cessare il comportamento non consono, ma saranno erogate le sanzioni previste”.

Secondo quanto previsto ai sensi dell’articolo 38 “Operazioni vietate in luoghi pubblici” del Regolamento comunale di Polizia urbana e per la Convivenza civile (approvato con Deliberazione del Consiglio comunale n. 36 del 28/09/2020) è vietato, così come riportato nell’avviso: “Praticare attività ricreativa di qualsiasi genere sulle aree pubbliche o aperte al pubblico transito compresi i marciapiedi ed i portici causando pericolo e incomodo per le persone”.

Fermo restando l’applicazione delle eventuali ulteriori sanzioni penali e amministrative previste dalle vigenti norme, la violazione della previsione regolamentare comporta, come rammentato nell’avviso, l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 150 euro, ai sensi dell’art. 38 comma 3 del predetto Regolamento, con facoltà per il trasgressore di estinguere l’illecito mediante il pagamento in misura ridotta della somma di 50 euro per ciascuno dei soggetti che si rendono responsabile di tale attività.

Prevista anche la sanzione accessoria della confisca amministrativa delle cose che sono servite a commettere l’infrazione (ai sensi dell’articolo 20 della legge 24/11/1981, n. 689), previo sequestro cautelare (ai sensi dell’art. 13 della citata legge). In caso di soggetto minorenne la sanzione sarà applicata al genitore o al soggetto che ha la potestà sullo stesso.

Confidando nel senso civico dei cittadini, il sindaco Roberto Gambino ha auspicato la corretta osservanza delle disposizioni indicate, a tutela dell’incolumità, della sicurezza pubblica e del quieto vivere civile.

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