Appello del sindaco di Gela per arginare la crisi sociale - QdS

Appello del sindaco di Gela per arginare la crisi sociale

redazione

Appello del sindaco di Gela per arginare la crisi sociale

sabato 08 Ottobre 2022

Il primo cittadino, Lucio Greco, ha scritto una lettera aperta indirizzata a Governi nazionale e regionale per chiedere un Piano straordinario finalizzato al sostegno di famiglie e imprese

GELA (CL) – Una lettera aperta a Giorgia Meloni e al neo eletto presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, indirizzata anche al presidente dell’Anci, al Coordinamento degli assessori all’Energia e all’Ambiente dei Comuni capoluogo e al numero uno di Anci Sicilia. A scriverla è stata il sindaco Lucio Greco, per chiedere un Piano straordinario per il sostegno al reddito, alle famiglie e alle imprese. Per il primo cittadino gelese, il Paese sta attraversando una “fase storica, unica e drammatica” ed è necessario che le Istituzioni promuovano ogni iniziativa utile al fine di stimolare i Governi a dare aiuti alle famiglie e alle imprese per contrastare gli “effetti devastanti” del caro bollette, “senza indugiare oltre”.

Il sindaco Greco, dunque, si è fatto interprete del “grido di dolore proveniente da famiglie e ampi settori della società civile, dilaniati dall’improvvisa tempesta che ci vede tutti in prima persona esposti alle intemperie di una crisi senza precedenti, destinata a travolgere l’intera nazione”. Senza immediati e “adeguati argini” all’improvviso rialzo dei costi dell’energia, secondo Greco, “intere famiglie si vedranno da qui a presto ridotte sul lastrico, con la inevitabile chiusura di tanti esercizi commerciali e il blocco delle stesse attività produttive”.

“Giorno dopo giorno – ha detto il sindaco gelese – assisto, impotente, alle continue richieste di aiuto provenienti dai piccoli settori della economia locale, fatta di piccoli negozi di vicinato, supermercati e famiglie disperate per non aver modo di pagare le esose bollette riferite ai consumi dei mesi estivi. In più di una occasione, ho anche assistito allo sfogo di imprenditori seriamente preoccupati per il destino delle loro stesse piccole attività artigianali, non in grado di sostenere i costi della produzione. La loro reazione, sinora composta, temo possa degenerare nel perdurante silenzio dello Stato e delle sue Istituzioni, dimostrando insensibilità e colpevole compiacimento alla distruzione del tessuto produttivo nazionale”.

Da qui l’appello per “una energica presa di posizione sulle urgenti questioni legate al ‘caro bollette’”. Per il primo cittadino servono “soluzioni pratiche, decisive e risolutive” perché “non è sicuramente più il tempo delle parole e delle promesse”.

“Chiedo l’impegno – ha concluso Greco – a organizzare una raccolta di firme su un testo di petizione popolare che impegni il Governo nazionale a dare le migliori soluzioni possibili, in via di assoluta urgenza, rispetto a una situazione di devastante crisi senza precedenti, divenuta ormai davvero insostenibile e foriera di ripercussioni negative sulla stessa tenuta dell’ordine e della pace sociale”.

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