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Aranceti irrigati con acqua salata: un altro effetto della siccità in Sicilia, ecco perchè

Aranceti irrigati con acqua salata: un altro effetto della siccità in Sicilia, ecco perchè
agricoltura arance

Il basso livello delle falde ha costretto gli agricoltori della Sicilia Orientale a irrigare le piante di arance con acqua salata

Il basso livello delle falde ha costretto gli agricoltori della Sicilia Orientale a irrigare le piante di arance con acqua salata. Quali sono state le conseguenze di questo fenomeno? In primo luogo, la riduzione della pezzatura delle arance; in secondo luogo, nei casi di alberi già deboli, ha portato alla loro morte. Le arance arrivate sul mercato restano però di qualità ottima, seppure di dimensioni inferiori e in quantità ridotta.  

“Fare chiarezza”

Per i consumatori è importante fare chiarezza, così come per le associazioni di categoria, che di fronte a questa situazione hanno detto “basta” ai titoli di giornale che potrebbero spaventare chi consuma arance siciliane.  

“Nonostante le difficoltà, ci sono ancora grandi fasce di agrumeti che hanno prodotto arance di buona qualità e con una pezzatura adeguata. Questo è particolarmente evidente nella zona finale del canale di quota 100, nell’area della diga Ogliastro, nella zona di Lentini e nella Piana del Calatino Sud Simeto” ha spiegato Giosuè Catania, presidente facente funzioni di Cia Sicilia Orientale.  

Il fenomeno della piccola pezzatura delle arance ha riguardato soprattutto le zone più colpite dalla siccità e dalle temperature notturne più alte della media. “Non è stata solo la scarsità d’acqua a incidere – ha aggiunto Catania – ma anche il fatto che le temperature notturne si sono mantenute tra i 15 e i 17 gradi, influenzando sia l’ingrossamento del frutto che la sua pigmentazione”.  

L’utilizzo dell’acqua

Per quanto riguarda l’utilizzo di acqua con una maggiore salinità, il presidente di Cia Sicilia Orientale ha voluto rassicurare: “L’aumento della salinità dell’acqua è un dato reale, ma non ha avuto un impatto determinante sulla produzione complessiva. È vero che l’abbassamento della falda ha comportato un incremento del contenuto salino nelle acque irrigue, ma non in maniera così incisiva da compromettere la qualità delle arance”.  

Catania ha quindi lanciato un appello al mondo dell’informazione e ai consumatori, ribadendo la qualità del prodotto e invitando a non alimentare timori infondati. “Evitiamo allarmismi e titoli fuorvianti. Le arance siciliane continuano a essere presenti sul mercato e sono un prodotto sano e sicuro. Non distogliamo l’attenzione del consumatore con messaggi che possono creare confusione. Le arance siciliane, pur essendo talvolta di pezzatura più piccola, restano un’eccellenza. Il messaggio delle associazioni e delle certificazioni IGP è chiaro: la qualità è garantita, nonostante le difficoltà climatiche”.  

Le conseguenze

Le conseguenze del cambiamento climatico e dello spreco d’acqua, dovuto a reti idriche regionali colabrodo, continuano a pesare sulle tasche degli agricoltori e dei consumatori. I primi sono costretti a investire in consulenze tecniche per intervenire sugli agrumeti irrigati con acqua salata, mentre i secondi si trovano ad acquistare arance più care e di pezzatura più piccola, seppure della stessa alta qualità di sempre.