Archeologia subacquea, a Naxos l'omaggio ai pionieri - QdS

Archeologia subacquea, a Naxos l’omaggio ai pionieri

redazione web

Archeologia subacquea, a Naxos l’omaggio ai pionieri

lunedì 16 Dicembre 2019

Una targa in ricordo di Franco Papò, di Pancrazio Calabrese e dei giovani sub di Naxos e Taormina che negli anni Cinquanta avviarono la grande stagione dell’esplorazioni sottomarine riportando in superficie importanti reperti

Folla di naxioti e taorminesi nel Museo di Naxos per l’omaggio a quei giovani pionieri dell’archeologia subacquea che, negli anni Cinquanta, diedero il via a una disciplina ancora in divenire e che ha consegnato a Naxos e al suo museo una straordinaria collezione di reperti esposti nella Torre Spagnola.

E’ qui che dal 14 dicembre, su iniziativa della direttrice del Parco Naxos Taormina, l’archeologa Gabriella Tigano, una targa ricorda i due principali protagonisti di quella stagione: l’ufficiale aeronautico romano, Franco Papò, e Pancrazio Calabrese, dirigente d’azienda, che insieme a una comitiva di sub sportivi come Franco La Pica, Pippo di Bernardo e molti altri appassionati come Nino Buda, Gino Romeo, Angelo Puccio, affiancarono gli archeologi Gerhard Kapitän e Paola Pelagatti nel riportare alla luce numerosi reperti dalle profondità marine delle baie di Naxos e Taormina.

Un’infografica, con foto d’epoca e un testo curato da Maria Costanza Lentini, a lungo direttrice del museo di Naxos, racconta l’epopea di questi giovani primi esploratori di tesori sommersi; mentre l’esposizione si arricchisce di un chiodo/perno in rame che faceva parte di uno dei relitti inabissatisi al largo di Taormina.

Il “Relitto delle Colonne”: 36 colonne di un tempio “semilavorato”, come si direbbe oggi, e da costruire in Sicilia i cui resti, trovati al largo di Capo Taormina da Franco Papò, furono esplorati dall’archeologo ed etnografo tedesco Gerhard Kapitän.

Alla cerimonia hanno preso parte Paolo Emilio Papò, figlio dell’ufficiale-archeologo, che al museo ha donato un prezioso documento d’epoca: un video realizzato negli anni Sessanta che documenta le attività dei primi archeologi subacquei e che da oggi completa l’offerta multimediale del Museo di Naxos e viene trasmesso a rotazione insieme ad altri video nella Torre Spagnola.

Presente anche la nipote di Pancrazio Calabrese, Maria Concetta Calabrese (storica dell’Università di Catania), che ha voluto ricordare una stagione felice della comunità di Giardini Naxos e Taormina dove, anche grazie al lavoro di archeologi come Paola Pelagatti e Luigi Bernabò Brea, si è potuta ricostruire l’identità storica del territorio e consegnare alle generazioni future l’area del parco e lo stesso museo.

Un ruolo di vigilanza e tutela dei beni culturali sottolineato anche dalla direttrice del Parco, Gabriella Tigano, che ha ricordato l’impegno di Bernabò Brea e della Pelagatti – quest’ultima determinata nel sollecitare la creazione del museo, nel 1979 – per la difesa dell’area del parco dalla speculazione edilizia.

Nella foto storica, da sinistra sono riconoscibili Pietro Raneri, Pancrazio Calabrese, Pippo Di Bernardo, Franco Papò, Ciccio Pavone

Parco Archeologico Naxos –
Taormina

Il Parco archeologico Naxos–Taormina è stato istituito nel
2007 e gode di autonomia scientifica e di ricerca, organizzativa,
amministrativa e finanziaria. Dal 2013 al Parco Archeologico di Naxos-Taormina
è stata affidata la gestione di alcuni siti monumentali e paesaggistici della
provincia di Messina: il Museo Archeologico di Naxos e delle sue collezioni;
del Teatro Antico di Taormina; di Villa Caronia (sede amministrativa del
Parco); del Museo naturalistico di Isolabella, delle aree archeologiche di
Taormina e Francavilla. Dal 2019 sono gestiti dal Parco anche Palazzo Ciampoli e
Odèon (Taormina) e la Chiesa Basiliana dei Santi Pietro e Paolo (Casalvecchio
Siculo). Dal giugno 2019 è diretto dall’archeologa Gabriella Tigano. Fra i
grandi eventi gestiti dal Parco e che hanno visto in protagonista il Teatro
Antico di Taormina – secondo sito più visitato in Sicilia dopo la Valle dei
Templi, mentre il sito di Naxos è sesto nella classifica italiana – figurano il
G7 del maggio 2017 e la visita del Dalai Lama nel settembre dello stesso anno. Nel
corso del 2018 i siti gestiti dal Parco Naxos Taormina hanno registrato
complessivamente 993.668 visitatori (esclusi gli oltre 150.000 spettatori degli
eventi serali nel Teatro Antico di Taormina nel periodo tra giugno e settembre).

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