Come era prevedibile, sono costati cari gli apprezzamenti rivolti a Giorgia Meloni alla cantante Arisa. Una vera e propria salve di critica, soprattutto a mezzo social tali da indurla a decidere per il ritiro della Gay Pride di Milano e di Roma, dove era stata invitata dopo essere stata la madrina della kermesse nel 2022. Cariche di amarezza, ma anche di auspici che tutto si possa ricomporre al più presto, le parole di Arisa su Instagram: “Mi spiace immensamente per il momento che stiamo vivendo e spero che col tempo potremo di nuovo comunicare. Per adesso sono solo insulti pesantissimi da parte di alcuni di voi che non so come decifrare.”
Il consiglio
“Oggi al mio manager – scrive – è stato consigliato da parte degli organizzatori, di dirmi di non presentarmi al Pride di Milano. Ciò a causa dell’ipotesi che alcuni membri della comunità possano in qualche modo mettermi in imbarazzo, io sarei venuta volentieri, però se ho fatto qualcosa di così tanto grave da meritare un trattamento così esclusivo, credo che non parteciperò neanche al pride di Roma.
La risposta alle critiche
Al tenore dei duri messaggi nei suoi confronti da parte degli appartenenti alla comunità LGTBQ, Arisa risponde. “Prima di salutarvi un’ultima cosa la voglio scrivere: la diversità è fatta di opinioni, di esperienze e di modi di vedere la vita. La diversità è ricchezza. Me l’avevate insegnato voi. Non condannate la gente perché non la pensa esattamente come voi, magari quella gente lì vi ama lo stesso, ma voi pensate di no. I tempi cambiano, le mamme imbiancano, i fiori sbocciano e poi appassiscono, e poi rinascono. Bisogna lavorarci e crederci sempre. Se vi giocherete la carta dell’amore vincerete sempre. Ciao ciao LGBTQ+ people, auguri”, conclude Arisa su Instagram.

