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Arrestati in Egitto tre membri dell’organizzazione criminale “El Rais”: tra loro il braccio destro del capo

Arrestati in Egitto tre membri dell’organizzazione criminale “El Rais”: tra loro il braccio destro del capo
Immagine di repertorio, Imagoeconomica

L’organizzazione si serviva di canali consolidati tra la Turchia, l’Egitto e l’Italia, operando come una rete strutturata per il traffico di migranti.

Prosegue l’operazione internazionale “El Rais” contro il traffico di migranti: nei giorni scorsi, in Egitto, sono stati arrestati altri tre membri dell’organizzazione criminale transnazionale attiva tra Turchia, Egitto e Italia. Tra loro anche il “braccio destro” del capo del gruppo, nipote diretto del leader e figura chiave nella gestione degli affari illeciti.

Un’organizzazione criminale transnazionale al centro dell’operazione

L’indagine è coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania e ha già portato, lo scorso 8 aprile, all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 cittadini egiziani. Gli indagati sono ritenuti gravemente indiziati di appartenere a un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di migranti e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, con l’aggravante della transnazionalità.

L’arresto in Egitto grazie alla cooperazione internazionale

Gli ultimi tre arresti sono avvenuti in territorio egiziano nell’ambito della cooperazione internazionale gestita attraverso l’Operational Task Force del Mediterraneo orientale, con il contributo di Interpol, Europol, lo Sco – Servizio Centrale Operativo e la Squadra Mobile di Siracusa. Fondamentali le interlocuzioni tra la Procura italiana e le autorità egiziane, che hanno permesso di localizzare e bloccare i sospetti.

Il ruolo centrale del nipote del capo

Tra gli arrestati figura una figura di spicco dell’organizzazione: il nipote diretto del capo del sodalizio, considerato il suo uomo di fiducia. Era lui a gestire gli affari dalla città natale del gruppo, coordinando le attività illecite con altri collaboratori, in stretto contatto con i referenti operanti lungo le rotte migratorie illegali verso l’Italia.

Una rete ben strutturata tra Turchia, Egitto e Italia

L’organizzazione si serviva di canali consolidati tra la Turchia, l’Egitto e l’Italia, operando come una rete strutturata per il traffico di migranti attraverso il Mediterraneo. Gli investigatori continuano a lavorare per smantellare tutti i livelli del sodalizio, che si avvaleva di mezzi, contatti e logistica in diversi Paesi.