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Arriva la tredicesima: gli importi e quando verrà accreditata

Arriva la tredicesima: gli importi e quando verrà accreditata
tredicesima in arrivo

Con l’avvicinarsi delle festività di Natale, cresce anche l’attesa di tutti i lavoratori per l’accreditamento della tredicesima mensilità

Le festività natalizie sono ormai dietro l’angolo e, di pari passo, cresce l’attesa per uno degli appuntamenti più graditi ai lavoratori: la tredicesima mensilità. Si tratta di una somma aggiuntiva che, come stabilito dai contratti collettivi, spetta a dipendenti pubblici e privati e ai pensionati.

Tredicesima a dicembre

Ma nonostante venga spesso percepita come uno “stipendio extra”, la tredicesima ha regole di calcolo ben precise che la rendono diversa — e di solito più bassa — rispetto alla normale retribuzione. Da chiarire subito che la tredicesima non sarà detassata. Prima dell’approvazione della manovra, si erano ipotizzati scenari differenti — dall’esenzione totale Irpef a una tassazione agevolata al 10% – che non sono stati poi tradotti in alcun provvedimento.

Tredicesima, quando arriva

La tredicesima viene corrisposta una volta all’anno, generalmente nel mese di dicembre, e rappresenta una sorta di “bonus” maturato durante i dodici mesi precedenti. La data esatta di pagamento varia in base al contratto e al datore di lavoro: per i dipendenti pubblici e i pensionati solitamente arriva entro la metà di dicembre, mentre nel settore privato può essere erogata tra il 15 e il 24 dicembre.

Come si matura si calcola

Contrariamente a quanto si pensa, la tredicesima non equivale automaticamente a una mensilità piena. È infatti una somma che si matura mese per mese, a partire dal 1° gennaio fino al 31 dicembre. Ogni mese, il lavoratore accumula 1/12 dello stipendio lordo, che andrà poi a formare l’importo totale ricevuto a fine anno. Per capire meglio, immaginiamo un esempio pratico: chi viene assunto il 1° aprile avrà maturato soltanto 8/12 della tredicesima. Se il suo stipendio netto mensile è di 2.400 euro, la tredicesima sarà di circa 1.600 euro. La stessa logica vale anche per i lavoratori part-time, che maturano la tredicesima in proporzione al monte ore lavorato. Un dipendente con un contratto da 20 ore settimanali, quindi al 50% del tempo pieno, riceverà metà della tredicesima rispetto a un collega full time.

Perché tredicesima più bassa stipendio

Molti si chiedono come mai la tredicesima risulti spesso più leggera rispetto alla normale busta paga. La ragione è semplice: nel calcolo non vengono incluse alcune voci aggiuntive della retribuzione, come straordinari, premi variabili o indennità non fisse. Inoltre, le detrazioni fiscali che alleggeriscono lo stipendio mensile non si applicano alla tredicesima, rendendola di fatto più tassata. Per i pensionati, invece, l’importo della tredicesima corrisponde generalmente al cedolino di dicembre, senza variazioni particolari.

Assenze e congedi

La tredicesima continua a maturare anche durante determinati periodi di assenza retribuita, come malattia, maternità, infortunio, congedo matrimoniale o parentale. Non matura invece per i periodi di assenza non pagata, come i congedi non retribuiti o le sospensioni dal lavoro.

Simulazione importi

Ecco alcuni esempi di calcolo della tredicesima. Gli importi in euro si riferiscono a reddito lordo annuo, lordo mensile, netto mensile e netto tredicesima.

15.000: 1.154, 970, 820

18.000: 1.385, 1.150, 1.000

20.000: 1.538, 1.270, 1.080

25.000: 1.923, 1.540, 1.330

30.000: 2.308, 1.820, 1.600

35.000: 2.692, 2.050, 1.800

40.000: 3.077, 2.290, 2.000

45.000: 3.462, 2.510, 2.180

50.000: 3.846, 2.740, 2.360

60.000: 4.615, 3.160, 2.540

70.000: 5.385, 3.520, 2.760

80.000: 6.154, 3.860, 3.000

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