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Arrivano gli account per gli adolescenti su Facebook: a cosa servono e come controllarli

Arrivano gli account per gli adolescenti su Facebook: a cosa servono e come controllarli
Facebook – Instagram – Social down – segnalazioni – chat – Foto di Gerd Altmann da Pixabay (1)

Ad annunciarlo è stata Meta, soddisfatta di essere riuscita a spostare, in questi mesi, almeno 54 milioni di adolescenti

Arrivano gli account per Teenager anche anche su Facebook e Messenger. Ad annunciarlo è stata Meta, soddisfatta di essere riuscita a spostare, in questi mesi, almeno 54 milioni di adolescenti in tutto il mondo (si riferisce agli utenti attivi mensili) negli account per adolescenti.

Cosa sono

Si tratta di uno spazio pensato appositamente per garantire ai ragazzi sotto i 16 anni maggiori protezioni, e ai loro genitori la possibilità di controllare la vita digitale dei propri figli. «Siamo soddisfatti dei progressi fatti, ma il nostro lavoro a sostegno dei genitori e degli adolescenti non è finito» precisa Meta, che aggiunge: «Inizieremo il roll-out su Facebook e Messenger negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Australia e in Canada» per estendere poi la novità anche in altri Paesi.

Il perchè di questa scelta


Gli Account, che verranno introdotti in Europa nel corso dell’anno, avranno le stesse condizioni di quelli già presenti su Instagram: contenuti e contatti limitati (grazie a sistemi di protezione integrati che limitano chi può contattare i ragazzi), la possibilità per i genitori di controllare le chat e di imporre un tempo di utilizzo.

Secondo Meta, gli Account per Teenager hanno avuto successo in questi mesi, con il 97% degli adolescenti tra i 13 e i 15 anni che ha mantenuto le restrizioni predefinite, e il 94% dei genitori statunitensi che le ritiene utili. Secondo un recente studio, condotto da Ipsos e commissionato da Meta, l’85% dei genitori crede rendano più facile il compito di aiutare i propri figli adolescenti a vivere esperienze positive su Instagram.

“Gli account vengono configurati automaticamente, e i minori di 16 anni, in particolare, devono avere l’autorizzazione di un genitore per modificare le loro impostazioni, qualora volessero renderle meno restrittive” conclude Meta.