Roma, 15 dic. (askanews) – L’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) celebra domani, martedì 16, la quinta Giornata Nazionale dello Spazio istituita dalla Presidenza del Consiglio dei ministri con direttiva nel 2021, per ricordare il lancio del primo satellite italiano, San Marco, avvenuto il 15 dicembre 1964 dalla base NASA di Wallops Island in Virginia (ma in Italia era già il 16 dicembre). Le celebrazioni, informa una nota, si tengono anche presso musei ed associazioni e in diverse sedi diplomatiche italiane in giro per il mondo. La cerimonia serve per sensibilizzare e informare sui benefici delle attività spaziali nella vita quotidiana e sul ruolo strategico che il nostro Paese ha nel settore spaziale.
L’evento che si terrà in ASI è rivolto in particolar modo a studentesse, studenti e docenti delle scuole secondarie di secondo grado ed è pensato per avvicinare le giovani generazioni al mondo dello Spazio e promuovere l’interesse per le materie STEM. Una mattinata per coinvolgere le nuove generazioni, promuovere la cultura scientifica e far conoscere da vicino il mondo dello Spazio attraverso esperienze interattive, divulgazione scientifica e momenti di intrattenimento pensati per stimolare curiosità e partecipazione.
La giornata avrà inizio con la finale di SumoScience Space! la competizione che premia il migliore divulgatore scientifico: una sfida all’ultimo voto tra due esperti che hanno trasformato la passione per lo spazio in una vera e propria professione. Il pubblico potrà ascoltare le loro storie, porre domande in diretta e alla fine decidere chi dei due lo avrà conquistato di più con il suo racconto votando con lo smartphone. Un’occasione imperdibile per studenti e insegnanti che vogliono esplorare nuove rotte tra scienza, creatività e futuro.
Seguirà poi una intervista doppia sul tema di come l’osservazione della Terra con tecnologie satellitari aiuta il Pianeta: l’influencer Jakidale porrà domande all’esperto ASI Vincenzo Pulcino e al fondatore e direttore editoriale di Geopop Andrea Moccia.
Infine, la premiazione del vincitore del contest per l’ideazione della prima mascotte dell’ASI: oltre 200 le proposte pervenute da tutta Italia e da appassionati di spazio giovani e diversamente giovani.
A partire da domani e per oltre un anno la sede dell’ASI sarà poi impreziosita da una versione rinnovata della mostra “Mediterranea. Visioni di un mare antico e complesso”, realizzata in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale MAECI, l’Agenzia Spaziale Europea, MedOr Italian Foundation, Telespazio ed e-GEOS.
La mostra, a cura di Viviana Panaccia, racconta il Mediterraneo in tutta la sua complessità, attraverso la narrazione, su diversi piani, della sua storia con immagini satellitari inedite, foto, video e una installazione immersiva di straordinario impatto emotivo, con l’obiettivo di realizzare una sintesi tra scienza e arte, tra passato e presente.
Il percorso, che include le immagini acquisite dai satelliti della costellazione italiana COSMO-SkyMed oltre a quelle dei satelliti della costellazione europea Copernicus, del satellite italiano PRISMA e di alcuni satelliti della nuova costellazione IRIDE, offre suggestive visioni del Mediterraneo: dalle antiche città-porto alle isole del mito, dalle coltivazioni tipiche dell’ulivo, del grano agli sforzi fatti nei territori nordafricani per guadagnare campi coltivati al deserto. I dati e le immagini raccontano l’impatto del riscaldamento globale sul pianeta, dalla riduzione delle precipitazioni alle ondate di calore caratterizzate da lunghi periodi di siccità alternati a eventi meteorologici estremi, e alterazione degli habitat marini.
La mostra vuole rappresentare oggi lo stato di salute di questo mare fornendo dati e immagini che mostrano i segni inequivocabili dei cambiamenti climatici in corso, dati indispensabili per contribuire a individuare quelle criticità utili a pianificare provvedimenti di tutela e mitigazione e per avviare uno sviluppo sostenibile. Un’occasione per promuovere il dialogo e la cooperazione fra i popoli che abitano la regione, stimolando una profonda riflessione su questo Grande Mare che contribuisca a proteggerne il patrimonio naturale e a rigenerare le sue risorse. L’evento sarà disponibile in streaming.

