Asp siciliane, gli idonei restano in attesa della chiamata - QdS

“In attesa della chiamata, ma le Asp bandiscono nuovi concorsi”: la rabbia degli idonei

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“In attesa della chiamata, ma le Asp bandiscono nuovi concorsi”: la rabbia degli idonei

Chiara Billitteri  |
lunedì 03 Aprile 2023

Le aziende sanitarie potrebbero fare scorrere vecchie graduatorie, ma spesso aprono a nuove selezioni. Ecco quali.

Le Asp siciliane hanno bisogno di personale, e assumono. Tutti, tranne chi il concorso lo ha già fatto ed è risultato idoneo, ma non vincitore perché il numero dei posti messi a bando era inferiore ai candidati che la selezione l’hanno superata.

Stiamo parlando dei 172 candidati al concorso per l’assunzione di personale amministrativo che l’Asp di Palermo ha messo a bando nel maggio del 2019 e che ha visto, lo scorso ottobre l’approvazione definitiva della graduatoria finale, composta da 285 persone, tra cui 113 vincitori e 172 idonei che sono rimasti in attesa degli scorrimenti e, quindi, dell’assunzione.

Nuovi concorsi o vecchie graduatorie? Le norme

Sono passati sei mesi, e nel frattempo Asp e Ospedali che avevano bisogno di personale, invece che attingere da questa graduatoria, hanno fatto nuovi concorsi. Una scelta legittima, ma che sacrifica i principi di risparmio nella Pubblica Amministrazione e, oltretutto, della velocità. Fare nuovi concorsi, infatti, non solo costa centinaia di migliaia di euro, ma le procedure burocratiche e i tempi per espletarli sono lunghi e farraginosi

Per questo, la normativa (art.3 comma 61, della Legge 14/12/2003 n.350) dispone che le Amministrazioni pubbliche possono effettuare assunzioni anche utilizzando le graduatorie dei pubblici concorsi approvate da altre amministrazioni, e una recente sentenza del Consiglio di Stato (n. 7780/2022) evidenzia come lo scorrimento delle graduatorie ancora valide ed efficaci costituisca la regola generale mentre l’indizione del nuovo concorso costituisce l’eccezione.

Oltretutto, sempre il Consiglio di Stato, con tre diverse sentenze (pronunciate tra il 2014 e il 2015), ha affermato il principio che “rientra nei normali ed ampi poteri discrezionali della Pubblica Amministrazione la revoca di una procedura concorsuale in presenza di fondati motivi di pubblico interesse che sconsigliano la prosecuzione dell’iter concorsuale rendendone evidente l’inopportunità, fino a quando non sia intervenuta la nomina dei vincitori”. In sostanza, in nome dei motivi di pubblico interesse, concorsi già banditi e avviati possono essere revocati per utilizzare graduatorie già esistenti.

Tanti concorsi in sei mesi: ecco dove

Nonostante questo, in questi sei mesi le Asp, di concorsi, ne hanno fatti parecchi. C’è stato quello di 7 posti come personale amministrativo all’A.O.U. Policlinico Paolo Giaccone di Palermo. Caso in cui si è anche ricorso alla graduatoria dell’Asp Palermo già esistente, ma si sono prese soltanto 3 idonei, mantenendo nonostante questo in essere il concorso per le 7 unità. Ancora non è stata calendarizzata alcuna prova.

E ancora il concorso per 13 posti all’A.O. Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, di cui è in corso di espletamento la prova orale. O il concorso per 50 posti bandito da ASP Trapani che, peraltro, come ASP Palermo, è un’azienda appartenente allo stesso bacino territoriale “Sicilia Occidentale”, circostanza che rende ancora più incomprensibile la mancata considerazione della graduatoria esistente, e dunque la possibilità di reclutare, tramite scorrimento, il personale necessario. Per questa selezione non è stata ancora calendarizzata alcuna prova.

Poi c’è stato, ancora, il concorso per la copertura a tempo indeterminato di 40 posti indetto da Asp Catania, in stand-by da oltre 2 anni e che, come confermato dal Commissario Straordinario, sarà espletato, anche se ancora non è stata calendarizzata alcuna prova. Infine, la procedura concorsuale per 16 collaboratori amministrativi indetta dall’AOU “Gaetano Martino” di Messina. 

Gli idonei: “Abbiamo anche scritto all’azienda”

Raccontano dal comitato degli idonei: “In riferimento a tale selezione occorre precisare che, appena qualche mese fa, prima che il concorso venisse messo a bando, comunicammo all’azienda la disponibilità della nostra graduatoria, e questa seguì come risposta da parte dell’azienda messinese che avevano la quasi totalità dei posti previsti in dotazione organica, nella medesima categoria, occupati”. Insomma, al Policlinico di Messina non serviva nuovo personale. E invece, poche settimane dopo, un concorso proprio per quelle figure è stato bandito. Anche in questo caso, senza prendere in considerazione la graduatoria di ASP Palermo, di cui l’azienda messinese era a conoscenza”. 

L’autonomia delle Asp

Come ha fatto sapere l’assessorato alla Salute, “le Asp hanno piena autonomia decisionale e amministrativa”. Resta da capire, come mai la scelta non cada mai sul risparmio e lo snellimento delle procedure.

“Siamo consapevoli – dicono dal comitato idonei – che le aziende sanitarie godono di un’autonomia e di una indipendenza tale da poter indire i propri concorsi, ma riteniamo che in un momento storico dove andrebbero evitati gli sprechi di denaro pubblico, non fare ricorso ad graduatoria già pronta e ben selezionata contravviene ai principi di economicità e di ottimizzazione delle risorse della sanità. È bene inoltre ricordare che conseguire una idoneità vuol dire comunque essere in possesso dei requisiti di merito richiesti per un determinato profilo. Tra i non vincitori idonei, ci sono soggetti con curricula di tutto rispetto, che nulla hanno da invidiare rispetto ai vincitori di concorso”.

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