Circolano più versioni sulla morte della 16enne Asra Panahi in Iran, dove da settimane sono in corso violente proteste. Pare sia stata uccisa durante un blitz della polizia a scuola.
Ancora orrore e violenza in Iran, dove nelle scorse ore la 16enne Asra Panahi sarebbe stata picchiata a morte in classe per un inno a favore della Repubblica islamica.
Una fine orribile, in un luogo dove chiunque dovrebbe sentirsi protetto. La 16enne potrebbe essere l’ennesima vittima dell’ondata di violenza che ha travolto il Paese dopo la morte della 22enne Mahsa Amini, avvenuta poche ore dopo l’arresto per aver indossato male il velo tradizionale.
Proprio ieri, l’Ong per i diritti umani Iran Human Rights aveva annunciato i dati shock sulle vittime delle proteste: 215 persone, 27 minorenni. E a tutti quei nomi, oggi, si potrebbe aggiungere anche quello di Asra. Vittima di una brutalità praticamente inspiegabile.
Iran, Asra Panahi picchiata a morte in classe
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la giovane sarebbe stata picchiata e uccisa dalle forze di polizia iraniane durante un blitz effettuato lo scorso 13 ottobre in un liceo femminile di Ardabil, nel nord-ovest dell’Iran. Asra Panahi e diverse compagne di scuola sono finite in ospedale dopo il blitz per le ferite riportate. Purtroppo, però, per la 16enne non c’è stato nulla da fare.
A denunciare l’episodio, su Telegram, è stato Consiglio di coordinamento dei sindacati degli insegnanti in Iran. Le autorità iraniane avrebbero negato qualsiasi coinvolgimento. Tuttavia, è risaputo ormai il clima di violenza che si respira in queste settimane in tutto l’Iran.
Sulla morte di Asra continuano a circolare diverse versioni. Oltre a quella diffusa su Telegram, infatti, c’è quella dello zio. Secondo l’uomo, la nipote sarebbe morta per una patologia cardiaca congenita e non per le ferite riportate dopo il blitz.
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