Economia

Assegno di inclusione sospeso per chi non ha comunicato Isee 2024: cosa succede e cosa fare

Assegno di inclusione e Isee: da marzo 2024, l’Inps (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) considera la situazione reddituale dichiarata dai beneficiari per l’erogazione del contributo. Per chi non ha presentato l’Isee aggiornato, quindi, potrebbero esserci delle brutte novità (compresa la possibile sospensione del beneficio).

Ecco tutte le novità, che valgono anche per l’assegno unico e altre prestazioni legate al reddito familiare.

Assegno di inclusione e Isee, cosa cambia da marzo 2024

L’Inps ha disposto i pagamenti della mensilità di febbraio dell’assegno di inclusione (AdI), specificando anche che “a partire dai rinnovi di marzo verrà preso a riferimento l’ISEE 2024“.

Assegno di inclusione sospeso, ecco perché

Il messaggio dell’Inps vuol dire che i potenziali beneficiari – con tutti i requisiti in regola per ottenere il nuovo beneficio, che sostituisce il reddito di cittadinanza – potrebbero ritrovarsi senza il pagamento nel caso in cui non abbiano presentato l’ISEE entro il 29 febbraio 2024. La sospensione dell’assegno di inclusione vale finché il richiedente non presenta la dichiarazione aggiornata per l’anno in corso. Questo avviene perché – in automatico – senza l’ISEE aggiornato l’INPS inserisce il nucleo familiare nella fascia di reddito più alta. Il potenziale beneficiario dell’assegno di inclusione, quindi, non rientrerebbe più nelle condizioni richieste per avere la misura di sostegno economico.

Cosa succede se non si presenta l’Isee

Sul sito Inps si legge: “Nel caso in cui la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) 2024 non sia presentata in tempo utile per l’elaborazione della mensilità a rinnovo, la domanda di ADI verrà posta nello stato sospesa, in attesa della disponibilità dell’ISEE 2024. Appena disponibile l’ISEE 2024, le eventuali pregresse mensilità poste nello stato di ‘sospesa’ verranno recuperate, e, comunque, il recupero sarà garantito con le elaborazioni dei rinnovi delle mensilità successive”.

Per non perdere l’assegno di inclusione, quindi, basta presentare l’ISEE aggiornato e dimostrare di rientrare tra i beneficiari legittimi.

Assegno unico di marzo 2024, attenzione ai tagli

Quanto detto per l’assegno di inclusione vale, seppur in maniera leggermente diversa, anche per l’assegno unico. In particolare, chi non ha presentato l’ISEE 2024 entro il 29 febbraio subirà un taglio del beneficio. In questo caso non dovrebbero esserci sospensioni (poiché l’ISEE influisce sull’importo della prestazione e non sull’erogazione in sé), ma solo dei tagli dell’importo. La ragione è la stessa: l’INPS considera nella fascia reddituale più alta i beneficiari che non hanno presentato in tempo la dichiarazione. Anche in questo caso, il taglio vale solo fino alla presentazione dell’ISEE aggiornato.

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Immagine di repertorio