Tutte le informazioni utili su come ottenere l'assegno sociale, dai requisiti alla nuova piattaforma per presentare domanda online.
Cambiano le modalità per presentare domanda per ottenere l’assegno sociale – ex pensione sociale – nel 2023: ecco le ultime novità e le comunicazioni dell’Inps.
Assegno sociale, cos’è e qual è l’importo
L’Assegno sociale – si legge sul sito Inps – “è una prestazione economica, erogata a domanda, rivolta alle persone in condizioni economiche disagiate e con redditi inferiori alle soglie previste annualmente dalla legge”. Fino al 1996 si chiamava pensione sociale.
Si tratta di una prestazione che “ha natura assistenziale” e, quindi, non può essere riconosciuta a chi vive all’estero e non è reversibile; in più, non è soggetta a trattenute IRPEF. L’importo dell’assegno sociale per il 2023 è pari a 503,27 euro per 13 mensilità. Il limite di reddito è di 6.542,51 euro annui, che sale a 13.085,02 euro se il richiedente è sposato.
Requisiti e durata
Ecco i requisiti per ottenere l’assegno sociale nel 2023:
- 67 anni di età (dal 1° gennaio 2019);
- stato di bisogno economico;
- cittadinanza italiana e situazioni equiparate;
- residenza effettiva in Italia;
- requisito dei dieci anni di soggiorno legale e continuativo in Italia (dal 1° gennaio 2009).
Per quanto riguarda i requisiti di reddito, si considera il reddito personale per cittadini non coniugati e il cumulo del reddito del coniuge per i richiedenti sposati. Si considerano questi redditi:
- redditi assoggettabili all’all’IRPEF, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva;
- r. esenti da imposta;
- soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (vincite di giochi, concorsi a premi o altre cifre corrisposte dallo Stato, da persone giuridiche pubbliche e private);
- redditi soggetti a imposta sostitutiva come interessi postali e bancari, interessi dei CCT e di ogni altro titolo di stato, interessi, premi e altri frutti delle obbligazioni e titoli similari;
- terreni e fabbricati (e redditi connessi);
- pensioni di guerra;
- rendite vitalizie erogate dall’INAIL;
- pensioni dirette erogate da Stati esteri;
- pensioni e assegni di invalidità;
- assegni alimentari corrisposti a norma del Codice Civile.
Nelle domande per ottenere l’ex pensione sociale, invece, non si calcolano:
- trattamenti di fine rapporto e le anticipazioni sui trattamenti stessi;
- reddito della casa di abitazione;
- competenze arretrate soggette a tassazione separata;
- indennità di accompagnamento per invalidi e di comunicazione per i sordi;
- l’assegno vitalizio erogato agli ex combattenti della guerra 1915-1918.
L’assegno sociale viene pagato il primo mese successivo alla presentazione della domanda. Ha carattere provvisorio e ogni anno viene effettuata una verifica del possesso dei requisiti socioeconomici per beneficiarne.
Casi di maggiorazione, sospensione e revoca
L’Assegno viene sospeso se il titolare soggiorna all’estero per più di 29 giorni. Dopo un anno dalla sospensione, la prestazione è revocata definitivamente. Secondo l’articolo 70 della legge n. 388/2000, spetta una maggiorazione dell’assegno sociale di 12,92 euro per 13 mensilità per chi ha meno di 75 anni e di 20,66 euro per 13 mensilità per chi ha età pari o superiore a 75 anni.
Dal 2002, secondo quanto previsto dall’articolo 38, commi 1, 5 e 6, della legge n. 448/2001, la maggiorazione dell’assegno sociale spetta a coloro che abbiano compiuto 70 anni. L’età viene ridotta di un anno per ogni 5 anni di contribuzione (fino a un massimo di 5 anni). L’incremento è concesso d’ufficio a decorrere dal mese successivo al perfezionamento dei requisiti previsti per legge.
Assegno sociale 2023: come fare domanda
La domanda deve essere presentata online all’Inps. In alternativa, è possibile fare domanda tramite Contact Center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile. Infine, si può chiedere l’assegno anche tramite Enti di Patronato o intermediari Inps.
Assegno sociale 2023: domanda semplificata
Da giugno 2023, l’Inps ha una nuova piattaforma dedicata all’assegno sociale con una procedura semplificata per fare domanda (accessibile tramite la pagina dedicata sul sito Inps). In via sperimentale, quindi, è attiva solo per i cittadini; successivamente, però, potranno usarla anche patronati e intermediari.
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