Disabili in Sicilia 2023: bonus, servizi assistenza, agevolazioni, caregiver. Ecco cosa sapere - QdS

Disabili in Sicilia 2023: bonus, servizi assistenza, agevolazioni, caregiver. Ecco cosa sapere

web-mp

Disabili in Sicilia 2023: bonus, servizi assistenza, agevolazioni, caregiver. Ecco cosa sapere

Marco Panasia  |
mercoledì 22 Febbraio 2023

Ecco i finanziamenti stanziati dal Governo, messi a disposizione alle persone disabili e ai familiari che le assistono. Tutte le novità riservate in Sicilia

Chi sono le persone disabili in Sicilia? Quali sono i servizi di assistenza a loro destinati? Chi si occupa di loro e quando spetta l’assistenza domiciliare? Sono domande a cui è complesso fornire una risposta ma cerchiamo di fare chiarezza e sapere quali sono bonus, agevolazioni e servizi di assistenza per chi si trova a vivere quotidianamente le conseguenze di una vita “limitata” a casa, a lavoro, a scuola, nella vita privata come in quella sociale. E per chi, come un familiare o una persona che occupa un ruolo informale di cura, supporto e di vicinanza e che è partecipe dell’esperienza di malattia del malato e che si impegna, quindi, nelle attività quotidiane di cura della persona. Stiamo parlando dei caregiver.

Ecco quali sono le ultime notizie, opportunità, agevolazioni che riguardano i disabili e caregiver in Sicilia.

Stop superbonus: a rischio gli interventi per le barriere architettoniche

Come è noto, lo stop al superbonus stabilito dal Governo Meloni, avrà inevitabili ripercussioni anche sugli interventi trainati, tra i quali quelli a favore dell’eliminazione delle barriere architettoniche, nonché sulle detrazioni fiscali per le opere finalizzate a questo.

E’ l’allarme lanciato dalle associazioni di settore, a livello nazionale e locale, preoccupate che le misure stabilite dal Governo possano portare indietro il Paese, interrompendo percorsi virtuosi anche scollegati ai bonus edilizi.

Quanto stabilito dall’esecutivo, infatti, blocca cessione del credito e sconto in fattura per quanto riguarda i bonus edilizi, ma riguarda anche interventi indipendenti

Finanziaria 2023, ci sono anche i fondi destinati ai disabili 

“Nella legge di bilancio e nella finanziaria regionale trovano spazio le norme che la Lega ha voluto fortemente sul ripristino del servizio AsaCom e igienico personale per i disabili nei Comuni e quindi per gli alunni delle scuole elementari e medie”. Lo afferma Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana.

Disabili gravissimi in Sicilia, quando arrivano i pagamenti

La Regione Siciliana, tramite il dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali – servizio Fragilità e povertà, ha disposto l’impegno e la liquidazione di oltre 32,7 milioni di euro alle Aziende sanitarie provinciali per la copertura del beneficio ai disabili gravissimi in Sicilia e del budget aggiuntivo relativo agli arretrati degli assegni di cura da destinare ai nuovi aventi diritto per gli anni 2021/2022.

Alunni disabili, ecco i fondi per garantire continuità all’assistenza

L’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro ha stanziato ulteriori 27 milioni e 100 mila euro per i servizi di assistenza in favore degli alunni con disabilità delle scuole superiori di secondo grado in Sicilia.

Le Città metropolitane e i Liberi consorzi comunali, delegati a fornire i servizi, avevano già rappresentato la necessità di ulteriori risorse per garantire l’assistenza fino alla conclusione dell’anno scolastico.

Il 50 per cento delle risorse, pari a 13.550.000 euro, sarà liquidato già nei prossimi giorni.

L’intero importo verrà assegnato alle Città metropolitane e ai Liberi consorzi comunali sulla base del numero di alunni disabili assistiti nel corrente anno scolastico.

In Aggiornamento

L’assistenza ai disabili in Sicilia

A livello regionale, una percentuali più elevate di persone con disabilità si riscontrano in Sicilia, con il 6% della popolazione. E’ di questi giorni la notizia che il Governo Musumeci ha presentato alcuni emendamenti alla finanziaria, uno dei quali relativo all’esercizio 2022 e dell’importo di 220 milioni di euro che determinerà lo sblocco integrale di spesa relativa al Fondo per la disabilità, nello specifico quello destinato alla non autosufficienza per i disabili gravissimi e che si traduce in un contributo mensile destinato ad almeno 13mila disabili gravissimi, e alle altrettante famiglie che se ne occupano. Questi i numeri forniti dall’associazione “Siamo Handicappati No Cretini”. Ma è opportuno ricordare che molti di questi soggetti, in Sicilia, vivono da soli e devono essere accuditi dall’assistenza di soggetti a cui devono essere pagati questi servizi.

Quali sono gli aiuti e agevolazioni per i disabili in Sicilia

Sono diversi gli aiuti e le agevolazioni aggiornate al 2022 e attualmente disponibili per disabili e, in alcuni casi, si traducono in agevolazioni fiscali per spese generiche e specifiche, bonus elettrico, agevolazioni per spese per interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, agevolazione Iva al 4% per acquisto auto per disabili, Disability Card e bonus tiroide.

L’assegno di cura

Pagati agli oltre 12 mila disabili gravissimi in Sicilia gli assegni di cura relativi al mese di aprile 2022. L’assessorato regionale alla Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro ha provveduto, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di stabilità 2022-2024, a portare a termine le procedure di liquidazione delle somme.

Quanti sono i destinatari “dichiarati” in Sicilia

Sono complessivamente 12.171 i disabili gravissimi in Sicilia ai quali è stato pagato l’assegno di cura. In particolare, a Caltanissetta è stato erogato l’assegno a 912 persone, a Palermo sono stati emessi mandati di pagamento per 2.360 aventi diritto, mentre a Trapani sono 1.346 i gravissimi che hanno ricevuto il trasferimento monetario. A Messina i beneficiari sono in totale 1.814 mentre ad Agrigento sono stati saldati in 1.043. A Siracusa, Enna e Catania sono state corrisposte le somme rispettivamente a 704, 447 e 3.000 disabili gravissimi, mentre a Ragusa quelli censiti sono 545.

Come si ottiene l’assegno di cura

In Sicilia esiste “l’assegno di cura” per i disabili, istituito nel 2017 come compensazione delle carenze dei servizi socio-sanitari e assistenziali.

Nell’Isola le domande per ottenere l’assegno di cura vanno presentate presso l’Azienda Sanitaria Provinciale. L’importo dell’assegno varia in relazione ai parametri dell’ISEE. Rientrano tra i disabili gravissimi coloro che possiedono i requisiti di cui all’art. 3 del D.M. 26 Settembre 2016 (link). Le istanze possono essere presentate presso il Distretto Sanitario di competenza territoriale nelle sedi sopra indicate. 

Bisogna allegare alla domanda:

  • Invalidità civile (100% con indennità di accompagnamento) verbale di legge 104/92 comma 3 art. 3 e se già
  • in possesso del certificato dello specialista che attesta che le condizioni del disabile rientrano nell’art. 3
  • comma 2 del D.M. 26/09/2016, è consigliabile allegarlo altrimenti si dovrà comunque produrre al momento
  • della verifica da parte della commissione nominata a valutare le istanze. 
  • Attenzione: Devono fare domanda soltanto coloro i quali non hanno mai presentato l’istanza o coloro i quali,
  • non essendo stati riconosciuti soggetti con disabilità gravissima, hanno avuto un aggravamento delle
  • condizioni di salute e adesso rientrano in tale categoria.

L’Assistenza domiciliare integrata (Adi) in Sicilia

L’Assistenza Domiciliare Integrata è una forma di assistenza rivolta a soddisfare le esigenze quasi esclusivamente degli anziani, ma anche dei disabili e dei pazienti affetti da malattie cronico-degenerative in fase stabilizzata, parzialmente, totalmente, temporaneamente o permanentemente non autosufficienti, che necessità di un’assistenza continuativa, che può variare da interventi esclusivamente di tipo sociale (pulizia dell’appartamento, invio di pasti caldi, disbrigo di pratiche amministrative) ad interventi socio-sanitari (supporto psicologico, attività riabilitative, assistenza infermieristica, interventi del podologo, etc).

L’obiettivo è consentire all’ammalato di rimanere il più a lungo possibile nel conforto di casa propria e diminuendo notevolmente, in questo modo, anche i costi dei ricoveri ospedalieri inessenziali.

Come si fa richiesta

La richiesta di presa in carico può essere presentata all’ASP dal medico di famiglia, dall’ospedale, dal Comune. Questa viene esaminata dalla Unità Valutativa Multidimensionale (UVMD), composta da diversi specialisti: un geriatra o un internista, un infermiere, un terapista, un assistente sociale e dal medico di medicina generale che ha in cura il paziente (responsabile del trattamento).

L’UVMD predispone una scheda di valutazione (SVAMA) per definire i bisogni sanitari e sociali emersi dalla valutazione effettuata.

A questo punto è possibile stabilire il “PAI” (Piano di Assistenza Individuale) e il servizio viene fornito all’ammalato o direttamente da parte della AUSL o dalle Associazioni ONLUS ritenute idonee.

Alcune tipologie di ADI attivate sono prevalentemente di tipo Geriatrica e Palliativa, pazienti con deterioramento capacità mentali, malattie progressivamente invalidanti. Il periodo di trattamento in media per l’ADI geriatria è calcolabile in 80 giorni e per l’ADI palliativa di circa 60 giorni. Il costo sanitario “medio pro-capite” per una assistenza in ADI è attestabile a 1.400,00 euro circa

Il “Telefono D”, un servizio di assistenza per i disabili in Sicilia

Il “Telefono D”, è un nuovo servizio voluto dal governo Musumeci e rivolto a tutte le persone con disabilità, alle loro famiglie e alle associazioni che operano in questo ambito. Questo speciale “telefono amico” (091.6850618), in funzione cinque giorni alla settimana, è stato attivato dall’assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche sociali, grazie a una convenzione sottoscritta dalla Regione, attraverso il dipartimento della Famiglia e delle Politiche sociali, l’Autorità del garante della persona con disabilità, e dall’associazione “Ufficio nazionale del garante della persona disabile” Onlus/Aps, presieduta da Salvatore Di Giglia. Al “Telefono D“, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 11 alle ore 17, risponderanno assistenti sociali e operatori del diritto che saranno coadiuvati dai volontari dell’Associazione Ufficio nazionale del Garante della persona disabile Onlus/Aps, appositamente formati.

Fondo “Dopo di noi” per assistenza disabili 2023: cos’è come funziona

Cos’è, come funziona, a chi si rivolge e gli altri dettagli sul Fondo “Dopo di noi” dedicato ai disabili gravi senza sostegno familiare

Il Fondo “Dopo di noi” è un serbatoio di risorse nato per mettere in campo delle specifiche tutele per le persone con gravi disabilità quando viene meno il sostegno familiare.

Per l’annualità 2022, il 3 febbraio 2023 il Ministero del lavoro ha stanziato 76.100.000 euro del Fondo da destinare alle Regioni, per avviare misure di sostegno rivolte a persone con gravi disabilità.

A chi si rivolge

Il Fondo Dopo di noi si rivolge, finanziando diverse misure che vedremo in seguito, a tutte le persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, senza limite d’età. Si tratta della platea identificata dal Decreto interministeriale del 23 novembre 2016. I requisiti e le modalità di accesso alle risorse sono stabiliti dalle Regioni mediante indirizzi di programmazione e previa valutazione “multidimensionale” effettuata da un’equipe di professionisti, regolamentate da ciascuna Regione, in cui siano presenti almeno assistenti sociali e medici. L’analisi è “multidimensionale” perché analizza le diverse dimensioni del funzionamento della persona con disabilità interessata, in prospettiva della sua migliore qualità della vita, almeno nelle seguenti aree:

  • cura della propria persona inclusa la gestione di interventi terapeutici;
  • mobilità;
  • comunicazione ed altre attività cognitive;
  • attività strumentali e relazionali della vita quotidiana.

Questa valutazione serve a formulare un progetto personalizzato per la persona con disabilità che individui gli specifici sostegni a lei necessari, a partire dalle prestazioni sanitarie, sociali e sociosanitarie. Il progetto personalizzato contiene anche il budget, quale insieme di tutte le risorse economiche, umane e strumentali.

Come funziona il fondo dopo di noi

Il Fondo Dopo di noi, come anticipato, funziona mediante l’erogazione di risorse alle Regioni secondo le quote stabilite in questa tabella allegata al Decreto interministeriale del 21 dicembre 2022. In sostanza, il Ministero eroga i fondi alle Regioni che li useranno per attuare misure in tutela di persone con disabilità grave che non abbiano una famiglia che li possa supportare.

Priorità di accesso al fondo

L’accesso alle misure a carico del Fondo deve essere prioritariamente garantito alle persone che necessitino con maggiore urgenza degli interventi. Per definire le priorità, gli Enti territoriali devono mettere in campo una “valutazione multidimensionale” (articolo 2, comma 2 del Decreto interministeriale del 23 novembre 2016) tenendo conto di vari fattori quali:

  • le limitazioni dell’autonomia;
  • i sostegni che la famiglia del disabile grave è in grado di fornire;
  • la condizione abitativa e ambientale;
  • le condizioni economiche della persona con disabilità e della sua famiglia.

In esito alla valutazione, è in ogni caso garantita una priorità di accesso alle seguenti:

  • persone con disabilità grave mancanti di entrambi i genitori, del tutto prive di risorse economiche reddituali e patrimoniali, che non siano i trattamenti percepiti in ragione della condizione di disabilità;
  • persone con disabilità grave i cui genitori, per ragioni connesse, in particolare, all’età ovvero alla propria situazione di disabilità, non sono più nella condizione di continuare a garantire loro nel futuro prossimo il sostegno genitoriale necessario ad una vita dignitosa;
  • persone con disabilità grave inserite in strutture residenziali dalle caratteristiche molto lontane da quelle che riproducono le condizioni abitative e relazionali della casa familiare.

Cosa finanzia il fondo “Dopo di noi”

Ma quali sono le misure che vengono finanziate? Con le risorse del Fondo Dopo di noi possono essere finanziati i seguenti interventi:

  • percorsi programmati di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine, ovvero per la deistituzionalizzazione in soluzioni alloggiative che riproducono le condizioni abitative quanto più possibile proprie dell’ambiente familiare;
  • interventi di supporto alla domiciliarità in soluzioni alloggiative di tipo familiare e di co-housing, che riproducono le condizioni abitative e relazionali della casa familiare;
  • programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile, e, in tale contesto, tirocini finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione;
  • interventi di realizzazione di innovative soluzioni alloggiative, mediante il possibile pagamento degli oneri di acquisto, locazione, ristrutturazione e messa in opera di impianti e attrezzature necessarie per il funzionamento degli alloggi medesimi, anche sostenendo forme di mutuo aiuto tra persone con disabilità;
  • in via residuale, interventi di permanenza temporanea in una soluzione abitativa extra familiare.

Come accedere al fondo “Dopo di noi”

Per fare richiesta di accesso alle misure inserite nel Fondo Dopo di noi è necessario rivolgersi al Comune di residenza o al relativo Ambito territoriale.

Questi i passaggi da seguire:

  • la famiglia, i servizi sociali o i tutori della persona con disabilità grave si devono rivolgere agli Ambiti territoriali o Comuni di riferimento;
  • Comuni o Ambiti territoriali raccolgono i requisiti formali di accesso dei richiedenti e valutano la compatibilità delle richieste mediante un’apposita procedura identificativa dei dati personali;
  • il personale effettua la “valutazione multimensionale” del contesto di vita della persona, dei servizi utilizzati dalla persona e del quadro delle risorse economiche pubbliche e private investite a sostegno della persona;
  • sulla base di tali fattori e della condizione specifica del disabile, un’équipe pluri professionale realizza un progetto personalizzato di assistenza al destinatario, in base ai criteri stabiliti dall’articolo 2, comma 3 del Decreto interministeriale del 23 novembre 2016;
  • il disabile viene inserito in una specifica misura finanziata con il Fondo Dopo di noi.

Le agevolazioni fiscali per persone con disabilità in Sicilia

La normativa tributaria mostra particolare attenzione per le persone con disabilità e per i loro familiari, riservando loro numerose agevolazioni fiscali. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate, in una apposita sezione, sono illustrate varie situazioni in cui sono riconosciuti benefici fiscali in favore dei contribuenti portatori di disabilità, indicando con chiarezza le persone che ne hanno diritto. Sono indicate, quindi, le regole e le modalità da seguire per richiedere le agevolazioni.

Figli a carico

Per ogni figlio portatore di handicap fiscalmente a carico spettano le seguenti detrazioni Irpef:

▪ 1.620 euro, se il figlio ha un’età inferiore a tre anni

▪ 1.350 euro, per il figlio di età pari o superiore a tre anni.

Con più di tre figli a carico la detrazione aumenta di 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo. Le detrazioni sono concesse in funzione del reddito complessivo posseduto nel periodo d’imposta e il loro importo diminuisce con l’aumentare del reddito, fino ad annullarsi quando il reddito complessivo arriva a 95.000 euro.

Veicoli

▪ detrazione Irpef del 19% della spesa sostenuta per l’acquisto

▪ Iva agevolata al 4% sull’acquisto

▪ esenzione dal bollo auto

▪ esenzione dall’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà

Altri mezzi di ausilio e sussidi tecnici e informatici

▪ detrazione Irpef del 19% della spesa sostenuta per i sussidi tecnici e informatici

▪ Iva agevolata al 4% per l’acquisto dei sussidi tecnici e informatici

▪ detrazioni delle spese di acquisto e di mantenimento del cane guida per i non vedenti

▪ detrazione Irpef del 19% delle spese sostenute per i servizi di interpretariato dei sordi

Spese sanitarie

Deduzione dal reddito complessivo dell’intero importo delle spese mediche generiche e di assistenza specifica

Assistenza personale

▪ deduzione dal reddito complessivo degli oneri contributivi (fino all’importo massimo di 1.549,37 euro) versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare

▪ detrazione Irpef del 19% delle spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale, da calcolare su un importo massimo di 2.100 euro, a condizione che il reddito del contribuente non sia superiore a 40.000 euro.

Infine, in base a quanto previsto nella Carta dei Servizi e da specifiche convenzioni, gli Uffici delle Entrate della Sicilia sono impegnati ad erogare i seguenti servizi:

  • assistenza a domicilio per la compilazione assistita del modello di dichiarazione Unico persone fisiche e trasmissione gratuita dello stesso in via telematica;
  • informazioni e gestione delle comunicazioni di irregolarità, quali esiti della liquidazione delle dichiarazioni dei redditi;
  • attività informativa, anche attraverso l’eventuale organizzazione di seminari relativi alla normativa sulle agevolazioni fiscali per i disabili.

Bonus disabili 2022

Bonus figli disabili, cosa è e cosa permette di avere

Il bonus figli disabili 2022, (si ricorda che la domanda per il contributo in oggetto ha valenza annuale e deve essere presentata dal genitore all’INPS dal 1° febbraio al 31 marzo per ciascuno degli anni 2022 e 2023, ndr) è un contributo che viene riconosciuto a genitori disoccupati o monoreddito, facenti parte di nuclei familiari monoparentali con figli a carico con una disabilità non inferiore al 60% e che può avere un importo massimo di 500 euro netti al mese, valido fino al 2023.

Il bonus figli disabili può essere richiesto da tutti i genitori che soddisfino i seguenti requisiti:

  • essere disoccupati o monoreddito, percettori di reddito da lavoro dipendente entro gli 8145 euro o i 4.800 euro in caso di lavoro autonomo;
  • fare parte di un nucleo familiare monoparentale, con ISEE non superiore a 3.000 euro (Isee minorenni in presenza di figli minori);
  • avere un figlio con disabilità accertata non inferiore al 60%, mentre per i figli maggiorenni il bonus spetta fino a 24 anni se hanno reddito entro i 4000 euro e oltre i 24 anni se hanno reddito entro i 2850 euro annui.

Il bonus figli disabili 2022 ha un importo di 150 euro mensili per ogni figlio disabile, fino a un massimo di 500 euro per genitore, è cumulabile con il reddito di cittadinanza e non concorre alla formazione del reddito. Stando a quanto stabilito dalle leggi attuali, il diritto a percepire il bonus figli disabili 2022 decade nei seguenti casi:

  • decesso del figlio;
  • perdita della potestà genitoriale;
  • affidamento del figlio a terzi o ricovero presso una struttura residenziale di cura a carico dello Stato.

Assegno unico, cosa succede se c’è un figlio disabile

In presenza di un figlio disabile, come si legge in un articolo de Il sole 24 Ore, è possibile potenziare e addirittura duplicare il beneficio fiscale dell’assegno unico. Se il minore è affetto da una disabilità «media», sarà previsto un incremento della misura di 85 euro mensili che passa a 95 se “grave” per poi arrivare a 105 euro nel caso in cui il figlio minore sia “non autosufficiente”. Una maggiorazione questa da considerarsi “fissa” che non aumenta né tantomeno diminuisce a seconda dell’Isee del nucleo familiare (come accade per la misura base dell’assegno unico) e dipende solo dal grado di disabilità in base alla tabella allegata al Decreto Isee (Dpcm 159/2013).

Bonus elettrico

Spetta tra i bonus disabili 2022 anche il bonus elettrico per il Disagio Fisico, sconto annuale in bolletta elettrica di importo differente spettante a chi è affetto da una grave malattia o da coloro che ospitano un soggetto con grave malattia per cui è necessario l’uso costante di apparecchiature elettromedicali.

La domanda per usufruire del Bonus elettrico per disagio fisico deve essere presentata al Comune di residenza del titolare del contratto della fornitura elettrica, allegando apposita documentazione che comprende:

  • certificato rilasciato dalla Asl che attesta la situazione di grave condizione di salute, per cui è necessario l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali per il supporto vitale, il tipo di apparecchiatura usata e tempo di impiego quotidiano e indirizzo dove l’apparecchiatura è installata;
  • documento d’identità sia del richiedente sia del malato, se diverso dal richiedente;
  • codice fiscale sia del richiedente sia del malato, se diverso dal richiedente;
  • eventuale delega, se la domanda viene presentata da un delegato e non dall’intestatario della fornitura;
  • dati relativi al contratto di fornitura, e cioè codice POD e potenza impegnata (kWh) o disponibile della fornitura.

Agevolazioni spese per eliminazione barriere architettoniche

E’ possibile usufruire del superbonus al 110% per le spese sostenute dal primo gennaio 2021 per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, effettuati per favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione alle persone portatrici di handicap in situazione di gravità.

Per poter usufruire del superbonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche è necessario che i lavori in tal senso vengano effettuati contestualmente a interventi di isolamento termico delle superfici opache o di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti.

La Disability Card 2022, come funziona e per chi è destinata

Da quest’anno, per i soggetti con riconosciuta disabilità c’è anche la Disability Card 2022, carta specifica che permette alle persone con disabilità di usufruire di una serie di benefici su servizi, trasporti e convenzioni e ottenere tariffe agevolate o ingressi gratuiti presso i musei presenti su tutto il territorio nazionale per garantire agli stessi soggetti disabili piene possibilità di accesso alla vita culturale e sociale europea, perché la Disability Card vale in Italia ma anche in tanti altri Paesi europei.

La card riporta tutte le informazioni relative alla disabilità del titolare, verificabili attraverso il QR-Code presente sulla stessa, e possono essere lette esclusivamente utilizzando un’ulteriore chiave cifrata inviata per sms al titolare.

Possono avere la disability card le seguenti categorie di soggetti:

  • invalidi civili maggiorenni con invalidità certificata maggiore del 67%;
  • invalidi civili minorenni;
  • cittadini con indennità di accompagnamento;
  • cittadini con Legge 104/1992;
  • invalidi e inabili ai sensi della Legge 222/1984;
  • ciechi civili;
  • sordi civili;
  • invalidi sul lavoro con invalidità certificata maggiore del 35%;
  • invalidi sul lavoro o con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa o con menomazioni dell’integrità psicofisica;
  • inabili alle mansioni e cittadini titolari di trattamenti di privilegio ordinari e di guerra.

Per ottenere la Disability Card bisogna accedere al sito Inps tramite le proprie credenziali Spid, Cie o Cns, caricare una fotografia in formato fototessera e seguire l’apposita procedura prevista. Una volta terminata la procedura, la Disability Card verrà spedita a casa.

Bonus tiroide per disabili 2022

I disabili possono usufruire del bonus tiroide, assegno di invalidità civile riconosciuto dall’Inps, a chi soffre dei quattro disturbi della tiroide:

  • carcinomi tiroidei;
  • gozzo;
  • ipotiroidismo;
  • ipertiroidismo.

Per ottenere l’indennità, bisogna sostenere e superare una visita dalla Commissione medica dell’Inps per ottenere il certificato medico che attesti una delle patologie legate alla tiroide. L’unico requisito da soddisfare per avere il bonus tiroide è il riconoscimento di una percentuale di invalidità superiore al 74%, con certificazione che attesti uno dei quattro disturbi della tiroide.

L’importo del contributo previsto per il 2022 parte da un minimo di 291,60 euro per soggetti con invalidità dal 74% al 99%, fino ad arrivare a 550 euro per chi ha una invalidità riconosciuta al 100% o non è autosufficiente.

Assistenza ai disabili: aiuti, agevolazioni, bonus per i caregiver

La legge 104 è la misura che lo Stato ha previsto per coloro i quali soffrono di una malattia o che hanno bisogno di alcune ore o giorni di permesso per uscire dal lavoro. Si tratta, quindi, del lavoratore che chiede permessi per assistere un familiare con disabilità. Ne hanno diritto i dipendenti pubblici, i quali hanno diritto a chiedere diversi giorni durante il mese.

Ore di permesso per i dipendenti con la 104

Secondo il contratto collettivo nazionale di lavoro o CCNL, sono 18 ore in totale le ore a disposizione per i lavoratori della Pubblica amministrazione.  Diverso è invece se i diritti della 104 spettano per un problema che riguarda se stessi. I giorni a disposizione sono sempre tre ma si possono sfruttare le 18 ore mensili che però maturano in maniera diversa rispetto a chi sta accanto ad un disabile.

Per quelli che assistono un parente con gravi handicap possono accedere ad alcune agevolazioni di diverso tipo. Tra queste, ai sensi della legge 104, alcune che riguardano la fase finale del rapporto di lavoro in essere da parte del caregiver: sono coloro che assistono i pazienti con disabilità e che, dunque, hanno bisogno di assistenza legale e giuridica per adempiere al meglio questo ruolo che lo Stato riconosce.

Per i caregiver sono previste agevolazioni in fase di pensionamento. Due le misure che il legislatore ha sviluppato e che consentono di accedere alle agevolazioni: l’Ape Sociale e la quota 41.

Home Care Premium 2022

Il programma Home Care Premium è un bando Inps, per l’assistenza alle persone disabili e non autosufficienti, al fine di corrispondere un contributo economico o servizi di assistenza alla persona, per coprire i costi di un’assistente familiare.

Il nuovo bando HCP è stato pubblicato il 31 Marzo 2022 e parte dal 1° Luglio 2022 sino al 30 giugno 2025. Però attenzione alla scadenza delle nuove domande, che devono essere presentate entro le ore 12:00 del 30 Aprile 2022 (dal 1° Luglio 2022 si dovrebbe aprile nuovamente la piattaforma, ndr)

I beneficiari

  • Prestazioni prevalenti: un contributo economico, calcolato in base all’ISEE e alla gravità della persona, fino a un massimo di 850,06 mensile, finalizzato al rimborso della spesa sostenuta per l’assistente familiare assunto;
  • Prestazioni integrative: erogazione di servizi accessori e aggiuntivi professionali di assistenza alla persona, svolti da O.S.S., assistenti familiari, educatori professionali, etc.

Come presentare la domanda

La domanda di partecipazione deve essere presentata dal beneficiario, ovvero dalla persona non autosufficiente, solo ed esclusivamente tramite SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CSN (Carta Nazionale dei Servizi) oppure da altro soggetto previa compilazione dell’apposito modello di delega, e occorre essere in possesso della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per la determinazione dell’ISEE.

Il richiedente può presentare la domanda tramite:

  • Contact Center Integrato INPS: da rete fissa 803 164 o da cellulare 06 164 164;
  • Sito INPS: sezione “Portale Welfare in un click” previa registrazione dei familiari dei dipendenti pubblici nella sezione “Accesso ai Servizi di Welfare”;

La procedura per l’acquisizione della domanda è attiva dalle ore 12.00 del 1 aprile 2022 alle ore 12.00 del 30 aprile 2022. Dopo la pubblicazione della graduatoria del 31 maggio 2022, a decorrere dal 1° luglio 2022 alle ore 12:00 e fino al 31 gennaio 2025 alle ore 12:00, sarà possibile presentare nuove domande.

Bonus Legge 104 da 1000 euro, come ottenerlo

La Legge di Bilancio 2022 (Legge 30 dicembre 2021, n. 234), in vigore dal 1 gennaio, prevede un bonus, una tantum, destinato ai lavoratori fragili del settore privato, si siano assentati oltre un mese dal lavoro.

La cifra che viene stanziata per ciascuno di questi lavoratori è di 1.000 euro, viene versata dall’INPS su richiesta dell’interessato, e non concorre al reddito.

I soggetti che possono percepire il bonus devono:

  • Aver lavorato obbligatoriamente in presenza e non in smart working;
  • aver terminato il numero di giorni di malattia a loro disposizione;

far parte di una categoria identificata come disabili gravi o soggetti fragili (immunodepressi, malati oncologici o sotto terapia salvavita).

Per quanto riguarda lo smart working per tutti i lavoratori disabili che usufruiscono della legge 104, possono usufruire di  12 giorni al mese di lavoro agile, anziché lavorare in presenza, ma solo fino alla fine dello stato di emergenza, che attualmente è fissato con la data del 31 marzo 2022.

Per ricevere il bonus:

  • non è previsto un limite minimo o massimo per l’ISEE;
  • non serve possedere l’accredito di contribuzione figurativa.

Tag:

Articoli correlati

Un commento

  1. cali ha detto:

    Regione Sicilia comune di Catania non paga il buons disabile Caregiver da mesi familie che aspettano da 10 mesi chi 12 mesi senza risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017