Assegno Unico giugno 2023, quando verranno pagati i primi importi? Ecco il calendario con le date da segnare in agenda.
Anche per il mese di giugno 2023 i percettori dell’Assegno Unico potranno beneficiare del pagamento effettuato mensilmente dall’INPS. Per questo nuovo mese sono in previsione diverse novità rispetto al passato, sia per quanto riguarda le date dei pagamenti sia per gli importi che saranno erogati.
Assegno Unico 2023, cambiano le date
Partendo innanzitutto dai giorni in cui sarà effettuato il pagamento dell’assegno, l’Istituto di previdenza ha annunciato alcune variazioni. La circolare n. 41 ha stabilito a partire dal 10 fino al 20 di ogni mese, l’Inps si occuperà del pagamento di tutti quegli assegni che non hanno subìto delle variazioni rispetto al mese precedente.
Dal 20 al 30 di ogni mese, invece, l’Inps provvederà all’erogazione degli importi relativi alle nuove domande giunte nel corso del mese precedente e per gli assegni che, rispetto al mese precedente, hanno registrato delle variazioni in virtù dei mutamenti delle condizioni del nucleo beneficiario e dell’ISEE.
Assegno Unico, quando arriva a giugno 2023
Questo schema è partito per la prima volta in occasione dei pagamenti di maggio 2023 e verrà replicato anche nel mese di giugno 2023 fino a nuova comunicazione da parte dell’INPS.
Quindi, rispettando la norma, entro martedì 20 giugno 2023 verranno caricati quegli importi che non hanno conosciuto variazioni rispetto al mese precedente. Entro venerdì 30 giugno 2023 saranno accreditate tutte quelle somme relative alle domande effettuate in occasione del mese precedente.
Assegno Unico, maggiorazione prevista a giugno 2023
A giugno 2023, come detto in precedenza, sono attese importanti novità anche per quanto riguarda gli importi percepiti alcune categorie di soggetti. Con la pubblicazione del decreto Lavoro è stata confermata “con effetto dal 1° giugno 2023“ la maggiorazione dell’assegno che era stata prevista in un primo momento per quei nuclei familiari con entrambi i genitori lavoratori dipendenti e nell’eventualità di un genitore deceduto “al momento della presentazione della domanda per un periodo di cinque anni successivi”.
L’estensione degli importi era stata annunciata dall’INPS con il messaggio 724 del 17 febbraio 2023 e riguardava soltanto il periodo compreso tra febbraio 2022 e febbraio 2023. Nel messaggio, l’INPS specificava che “nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro, è prevista una maggiorazione per ciascun figlio minore pari a 30 euro mensili“.
Assegno Unico, cos’è e chi lo percepisce
L’Assegno Unico è una misura introdotta per dare un sostegno economico alle famiglie con figli a carico fino al compimento dei 21 anni di età e senza limiti di età per i figli a carico con disabilità. Il contributo è rivolto a tutte le categorie di lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati), lavoratori autonomi, pensionati, disoccupati, inoccupati, etc.
L’Inps ricorda che “l’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli”.
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