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Assegno unico per contrastare il gap Nord-Sud: in Sicilia importi medi tra i più alti d’Italia

Assegno unico per contrastare il gap Nord-Sud: in Sicilia importi medi tra i più alti d’Italia

Sicilia sul podio per numero di beneficiari e importi medi dell’assegno unico: un dato che dimostra l’efficacia della misura nella riduzione delle disparità territoriali.

L’assegno unico universale, il sostegno al reddito introdotto per sostituire i vecchi assegni familiari, continua a rappresentare un punto di riferimento fondamentale per le famiglie siciliane. I dati più recenti, aggiornati a luglio scorso, mostrano come sono ormai quasi 900mila i ragazzi e le ragazze per i quali circa 550mila nuclei richiedenti ricevono ogni mese, direttamente sul proprio conto corrente, un importo medio di 191 euro per singolo figlio.

Si tratta del secondo risultato più alto dell’intera penisola, ben al di sopra della media nazionale, che si ferma a 173 euro. Il valore siciliano è superato soltanto da quello della Calabria, a 195 euro. L’Isola si mantiene in linea con quanto successo nel 2024, quando i richiedenti dell’auu sono stati 575.351, con 923.634 figli che hanno percepito almeno una mensilità. Stabile anche il numero medio di figli per nucleo familiare, pari a 1,6, come nel resto della penisola.

Assegno unico, alle famiglie siciliane mediamente 307 euro al mese

Anche l’importo medio mensile per richiedente è rimasto stabile a 307 euro, tra 2024 e 2025, confermando la Sicilia tra le regioni con i contributi più consistenti. In tal modo, l’Isola si colloca tra le regioni con importi medi mensili più alti. Solo la Calabria registra cifre leggermente superiori, pari a 320 euro nel 2024 e 319 euro nel 2025, per richiedente.

Regioni come Lazio e Toscana, pur avendo più richiedenti, hanno importi per figlio più bassi, evidenziando le differenze territoriali legate al reddito familiare. L’assegno unico universale, infatti, è calcolato in base all’Isee, mediamente più basso al Sud, con conseguente maggior importo medio erogato per figlio rispetto alle regioni del Nord e del Centro. In Sicilia le famiglie hanno una struttura media simile a quella nazionale, ma ricevono importi mensili più sostanziosi, rendendo il sostegno più incisivo per le famiglie numerose o con maggiori esigenze economiche.

L’AUU riduce le disparità territoriali

I dati mostrano come l’assegno unico universale rappresenti uno strumento capace di ridurre le disparità territoriali: se al Nord e al Centro il beneficio medio mensile per figlio varia tra 152 e 167 euro, al Sud e nelle Isole si arriva a 185 euro, con punte in Calabria e Sicilia. La concentrazione della spesa verso i nuclei più numerosi e le famiglie a basso reddito dimostra quindi l’efficacia del meccanismo di calcolo dell’assegno in funzione dell’Isee. In termini complessivi di spesa, l’auu in Sicilia rappresenta un investimento significativo: nel 2025, fino a luglio, la spesa complessiva annua per i soli beneficiari siciliani supera 1,1 miliardi di euro, con una incidenza maggiore sulla componente base per minorenni e sulle maggiorazioni per figli successivi al secondo e per disabili.

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