L’assegno unico e universale arriverà leggermente in ritardo nei mesi da febbraio a giugno 2025: lo ha annunciato l’Inps, con il messaggio 19 febbraio 2025, n. 633.
Ecco i contenuti dell’avviso e tutto ciò che c’è da sapere sulla prestazione.
Assegno unico in ritardo da febbraio a giugno 2025, ecco le date
Nella nota dell’Inps si legge: “Con il messaggio 19 febbraio 2025, n. 633, l’Istituto comunica che i pagamenti dell’Assegno unico e universale per i mesi da febbraio a giugno 2025, relativi alle prestazioni in corso di godimento che non hanno subito variazioni, vengono accreditati a partire dal giorno 20 del mese“.
“Come di consueto, il pagamento della prima rata della prestazione – aggiunge l’Istituto – avviene di norma nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Nella stessa data viene accreditato anche l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito o a debito”.
Ci sarà quindi qualche giorno di ritardo rispetto alla solita data di accredito per chi non ha subìto variazioni alla domanda (per esempio per modifiche all’ISEE). Chi ha subìto variazioni all’importo o ha effettuato la prima richiesta, come sempre, riceverà l’accredito alla fine del mese successivo alla presentazione della domanda.
Gli aumenti e le tabelle
L’assegno unico e universale è stato oggetto di rivalutazione da parte dell’Inps, sulla base dei dati Istat sui costi della vita. Gli importi, quindi, subiranno degli aumenti. Ecco un articolo del QdS con le tabelle ufficiali e i nuovi importi.
La scadenza da non dimenticare
Si ricorda agli utenti che beneficiano dell’assegno unico che – almeno che non si abbia un ISEE pari o superiore a 45.574,96 euro – che è necessario presentare la nuova dichiarazione ISEE entro il 28 febbraio per evitare tagli agli importi. In caso di mancata presentazione dell’Isee aggiornato, i beneficiari continueranno a ricevere l’assegno unico ma solo con l’importo minimo previsto.
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