Sarebbero stati sequestrati diversi documenti, ma al momento le notizie sono ancora poche.
Scatta un sequestro di documenti e parte un’indagine della Digos di Palermo su presunti casi di assenteismo e comportamenti illeciti nella sede della Reset, azienda partecipata del Comune.
Gli agenti della Digos avrebbero sequestrato dei documenti relativi alla Rete servizi territoriali.
Assenteismo e non solo, indagine Digos sulla Reset a Palermo
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la Divisione investigazioni generali e operazioni speciali avrebbe sottoposto a sequestro dei documenti dell’azienda, che si occupa di servizi territoriali compresa la manutenzione di spiagge e manutenzione del verde, per fare luce su possibili casi di assenteismo. La notizia è stata diffusa nelle scorse ore, ma i dettagli noti sono ancora pochi nonostante il sequestro – secondo quanto riportato da La Repubblica – risalga allo scorso 20 ottobre.
“Hanno portato via diversi documenti – questa la versione dell’azienda – Al momento non sappiamo altro”.
Le novità sul contratto
Mentre si diffonde la notizia di una nuova indagine su presunti casi di assenteismo, per i dipendenti della Digos c’è una novità importante: è stato raggiunto un accordo che permette di estendere a 40 ore il contratto dei dipendenti dell’azienda.
“Esprimiamo soddisfazione per l’accordo siglato tra la Reset e i sindacati che amplia a 40 ore il contratto dei dipendenti dell’azienda. L’amministrazione comunale dà una nuova e importante prospettiva di nove anni ai lavoratori dell’azienda, ampliandone l’orario da part time a full time, con l’auspicio di rilanciare la società e di avere una maggiore efficienza nei servizi resi a beneficio della città. Riteniamo strategiche le attività di Reset in città e, per questa ragione, ci attendiamo impegno e lealtà da parte dei suoi lavoratori”: questo il commento congiunto del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e degli assessori comunali all’Ambiente e ai Rapporti funzionali con Reset, Pietro Alongi, e al Controllo analogo e società partecipate, Brigida Alaimo.
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