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Inchiesta per corruzione, dopo l’accusa a Galvagno indagata anche l’assessore Amata

Inchiesta per corruzione, dopo l’accusa a Galvagno indagata anche l’assessore Amata
ELVIRA AMATA

Nuovo nome importante nell’informativa depositata al Tribunale del Riesame di Palermo.

Nell’inchiesta per corruzione che ha visto protagonista il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno figurerebbe anche il nome dell’assessore regionale allo Sport Elvira Amata, indagata nel fascicolo finito nelle mani della Procura di Palermo.

Il nome dell’assessore sarebbe apparso nell’informativa depositata al Tribunale del Riesame di Palermo.

Inchiesta corruzione, tra gli indagati l’assessore Amata

Amata risulterebbe indagata nell’ambito di un’inchiesta più ampia, che nelle scorse settimane ha visto protagonista anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e che sarebbe partita dalle polemiche scatenate dalla partecipazione alla Regione Siciliana al Festival di Cannes nel 2023 con un impiego di circa 3,7 milioni di euro per poi allargarsi ad altri presunti episodi di corruzione.

L’avvocato Sebastiano Campanella, che difende l’assessore Amata, ha tuttavia specificato che lo scorso gennaio l’esponente di Fratelli d’Italia avrebbe ricevuto solo l’atto della notifica della proroga delle indagini ma nessun dettaglio particolare sulle contestazioni a suo carico.

Le indagini – i cui dettagli rimangono al momento top secret – si sarebbero avvalse anche di intercettazioni telefoniche. Gli inquirenti, nello specifico, si sarebbero concentrati sulla figura di Giuseppe Martino, molto vicino all’assessore Amata nel ruolo di capo di gabinetto vicario.

Il caso Galvagno

Il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno riferirà domani 1 luglio all’Ars sull’inchiesta per corruzione che lo vede indagato dalla Procura di Palermo. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Galvagno avrebbe favorito l’assegnazione di fondi pubblici a due imprenditori e in cambio sarebbero stati garantiti incarichi professionali a collaboratori a lui vicini. In merito all’evento al centro dell’indagine sul presidente dell’Ars – il “Magico Natale 2023” -, la Fondazione Tommaso Dragotto avrebbe già smentito con una nota le accuse a carico proprio e di Galvagno. Anche lo stesso Galvagno ha dichiarato di non avere “nulla da nascondere o da temere” in merito alle contestazioni ricevute.

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