Assicurazione auto, come scegliere la soluzione migliore

Come scegliere l’assicurazione giusta per la propria auto: cosa considerare

Come scegliere l’assicurazione giusta per la propria auto: cosa considerare

Redazione  |
sabato 16 Novembre 2024

Prima di scegliere la polizza per il proprio veicolo occorre fare attenzione a diversi aspetti: andiamo a scoprire insieme quali

Subito dopo aver acquistato la propria automobile, subito dopo aver completato il passaggio di proprietà e tutte le pratiche burocratiche strettamente necessrie, ci si trova dinanzi al grattacapo sulla scelta dell’assicurazione. Prima di scegliere la polizza per il proprio veicolo, infatti, occorre fare attenzione a diversi aspetti, leggendo con attenzione il preventivo proposto, la nota informativa e le condizioni di contratto.

Il confronto tra le offerte

Prima di stipulare una polizza r.c. auto, è consigliabile confrontare le offerte delle diverse imprese di assicurazione.

Oltre al preventivo che puoi ottenere dal sito di ciascuna impresa si ha a disposizione gli strumenti di comparazione online, come il Preventivatore pubblico o i siti privati di comparazione.

Serve poi verificare se si può usufruire della classe di merito CU maturata da un familiare convivente, più vantaggiosa rispetto a quella normalmente applicata su una polizza nuova o rinnovata. La legge sulla r.c. auto “familiare”, in vigore dal 16 febbraio 2020, ha modificato la Legge Bersani del 2007 ampliandone i benefici a determinate condizioni.

Urge, però, fare attnzione perchè si può usufruire della classe di merito del familiare:

  • fra membri dello stesso nucleo familiare, con identica residenza;
  • per le polizze assicurative di veicoli non solo dello stesso tipo (autovettura su autovettura, motoveicolo su motoveicolo ecc.) ma anche di tipo diverso (da polizza su autovettura a polizza su motoveicolo ecc.);
  • sia in caso di stipulazione di un nuovo contratto sia in caso di rinnovo del contratto, purché in assenza di sinistri con responsabilità esclusiva o principale o paritaria negli ultimi cinque anni sulla base delle risultanze dell’attestato di rischio;
  • fra le persone fisiche, non giuridiche (sono quindi escluse dal beneficio le società).

Le formule di guida

La “formula di guida” è un’opzione che occorre scegliere quando si stipula una polizza r.c. auto. Viene richiesta dalle compagnie di assicurazione per conoscere chi guiderà il veicolo e per calcolare il premio assicurativo in base al rischio ipotizzato. Alcune di queste formule consentono un risparmio sul premio, ma comportano dei rischi da valutare con attenzione. In presenza di una polizza con “Guida libera” la tua auto potrà essere guidata da chiunque e, in caso di incidente, l’impresa rimborserà sempre il danneggiato. Una polizza con la clausola di “Guida esperta”, a fronte di uno sconto, prevede che il veicolo potrà essere guidato solo da persone “esperte” e quindi che hanno maturato una certa esperienza alla guida o che rientrano in una certa fascia di età: per molte imprese il conducente deve avere compiuto almeno 26 anni e avere la patente da 2; altre imprese abbassano il limite d’età a 23, sempre con possesso di patente da 2 anni, mentre altre lo alzano a 28 anni. Sebbene per legge chiunque può guidare un’auto purché in possesso di patente, in caso di polizza con la clausola di “guida esperta” se un sinistro è causato da un conducente che non raggiunge i limiti di età previsti dalla polizza, la compagnia può avvalersi del diritto di rivalsa e richiedere al contraente parte del danno liquidato. Una polizza con la clausola di “Guida esclusiva” prevede che l’auto potrà essere guidata da un unico conducente e da nessun altro. In questo caso il vantaggio economico sul premio assicurativo potrà essere rilevante. Serve far attenzione a non scegliere la formula di guida esclusiva se non si è sicuri che l’auto verrà guidata unicamente da te. In caso di sinistro, infatti, se la compagnia dovesse pagare per un sinistro causato da un guidatore diverso, potrà avvalersi del diritto di rivalsa e far pagare parte del danno liquidato.

Le franchigie

La franchigia, infine, è una clausola contrattuale in base alla quale, a fronte di un premio più contenuto, il contraente si obbliga a pagare di tasca propria (rimborsando all’impresa) parte del sinistro liquidato dall’impresa al terzo danneggiato. Tale clausola può essere conveniente nel caso in cui, ad esempio, il veicolo è guidato raramente o da persone molto prudenti e se il livello della franchigia non è eccessivo.

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