Crolla l’accusa di evasione fiscale basata su presunzioni inesistenti. “Siamo soddisfatti – ha dichiarato Carlo Alberto Tregua – perché la verità è emersa in tutta la sua nitidezza e prova ancora una volta la correttezza e la linearità della gestione della società editoriale"
CATANIA – Il Giudice per le indagini preliminari Pietro Antonio Currò, nel rito abbreviato richiesto dai vertici di Ediservice, società editrice del Quotidiano di Sicilia, ha emesso una sentenza di assoluzione nei confronti di Carlo Alberto Tregua (presidente), Filippo Anastasi (vice presidente) e Sebastiano Urzì (consulente) perché l’accusa di evasione fiscale non ha provato il reato, in quanto il fatto non sussiste. L’accusa era dunque basata su presunzioni inesistenti.
Tregua era difeso
dall’avvocato Carmelo Calì, Anastasi dall’avvocato Antonio Bellia e Urzì dal
professore Fabrizio Siracusano.
“Siamo soddisfatti –
ha dichiarato Carlo Alberto Tregua – perché la verità è emersa in tutta la sua
nitidezza e prova ancora una volta la correttezza e la linearità della gestione
della società editoriale, nel suo quarantesimo anno di attività dalla
fondazione”.