Calcio

Calcio Catania, il giorno della verità: c’è solo Mancini in corsa?

Terza asta all’orizzonte per provare ad assegnare il ramo sportivo del Calcio Catania spa, società fallita nello scorso mese di dicembre. Oggi potrebbe essere così il giorno risolutore di una vicenda che già da mesi infiamma la piazza rossazzurra: ci sarà qualcuno che rileverà il Catania evitando di ripartire da zero, dai campionati dilettanti? Un quesito che fino ad oggi ha trovato due risposte negative, nelle aste andate a vuoto.

Le mosse di Benedetto Mancini

In occasione di quella del 4 marzo, però, si è affacciato sulla scena l’imprenditore romano Benedetto Mancini che già in altre piazze aveva tentato l’ingresso nel mondo del calcio, non riuscendo nell’impresa. Non è stato il migliore biglietto da visita il suo, visto il ritardo nel versamento e gli intoppi burocratici che hanno di fatto escluso una sua partecipazione alla gara in questione. Adesso però pare che la cauzione versata (125mila euro su un’offerta di acquisto di almeno 500mila euro) e i documenti inoltrati ci siano, ragion per cui potrebbe arrivare dal Tribunale un verdetto diverso. Naturalmente sarà da valutare tutta la documentazione, bisognerà capire se tutti i requisiti strutturali della neonata società Fc Catania 1946 soddisfano i punti imposti dalla curatela fallimentare del Calcio Catania. Se così fosse ci sarebbe già sul piatto un’offerta.

Il prossimo futuro

Va ricordato che il termine ultimo per l’invio delle proposte di acquisto del ramo sportivo è stabilito per le ore 14 di oggi e che l’eventuale gara all’asta, se arriverà più di una proposta, sarà fatta successivamente. Nella giornata di oggi, dunque verremo a conoscenza del prossimo futuro del club rossazzurro. Si sommano e ormai sono davvero tante le date segnate sul calendario come decisive per le sorti del calcio a Catania, adesso più che mai però il tempo stringe: le risorse economiche sono scarse, per non dire nulle, e portare in porto la stagione non è mai stato più complicato di così.

Ci sono i creditori in attesa, una città intera in ansia. La terza sarà la volta buona?