Astensione, pane e rosanero - QdS

Astensione, pane e rosanero

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Astensione, pane e rosanero

Astensione, pane e rosanero  |
venerdì 10 Giugno 2022

Dopo tutto questo avvelenamento di pozzi e accuse reciproche i palermitani sono sostanzialmente “disfiziati” da questa campagna elettorale

Primo fattore. Dopo tutto questo avvelenamento di pozzi e accuse reciproche i palermitani sono sostanzialmente “disfiziati” da questa campagna elettorale. Pensavano che si parlasse di lavoro, di opportunità per i propri figli che emigrano, siano prole di professionisti che di fontanieri, di incuria e degrado di quartieri, o di pulizia di strade ridotte a discariche a cielo aperto. Niente di tutto questo. Si è parlato esclusivamente di moralità e questione etica. Sarà sufficiente l’etica per risanare i conti del Comune o per seppellire le bare accumulate ai Rotoli? Quien sabe. I cittadini più sensibili alle tematiche ignorate andranno a votare?

Secondo fattore. Il pane prima corrispondeva ai sacchi della spesa che intermediari elettorali distribuivano per conto dei candidati al Consiglio o alle circoscrizioni nei quartieri popolari. Un pacco poteva risolvere la spesa di tre o quattro giorni di famiglie sulla soglia dell’indigenza.

Oggi ci ha pensato lo Stato con il reddito di cittadinanza a far sbarcare il lunario di queste numerose famiglie. Oltre 185.000 su 558.000 circa elettori. Praticamente un elettore palermitano su tre ha il reddito di cittadinanza. Neanche nella Napoli di Achille Lauro, non intendendo il cantante di Rolls Royce.

Per reddito medio percepito è la capitale italiana del reddito di cittadinanza. Pertanto perché questi percettori dovrebbero percepire come scambio elettorale un pacco di pasta? Hanno avuto decisamente uno scambio più vantaggioso. E forse, dico forse, sanno a chi devono ringraziare. Il pane gli è stato assicurato, qualcuno gli ha detto scendendo a Palermo.

Terzo fattore. Alle 19 del turno elettorale scorso a Palermo avevano votato il 37,5% degli elettori. Perché vi dico questo? Perché domenica sera il Palermo si gioca la finale con il Padova, che oltre a riempire il Barbera incollerà i palermitani che non hanno trovato i biglietti al televisore.

La partita verrà trasmessa in chiaro sulla Rai, e per gli sfortunati non possessori di televisore o privi di antenna decente, le radio palermitane daranno la partita in diretta. La scorsa volta la percentuale di voto registrata alle 23, timing finale, fu del 52,5%. Record negativo di affluenza. Con i rosanero in campo a giocarsi un pezzo di cielo difficilmente quella fascia oraria porterà i palermitani al voto. Soprattutto nelle borgate di fede rosanero più accesa. Pertanto è facile pronosticare la più bassa affluenza mai registrata in questa ex Felicissima città. Chi se ne avvantaggerà?

Saranno questi i fattori determinanti le elezioni palermitane. Potranno riservare sorprese? Ne siamo praticamente certi.

Così è se vi pare.

Giovanni Pizzo

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