Astensionismo colpevole - QdS

Astensionismo colpevole

Antonino Lo Re

Astensionismo colpevole

Giovanni Pizzo  |
mercoledì 05 Giugno 2024

Tutte le previsioni danno un tonfo dell’affluenza alle elezioni. Si andrà sotto la soglia significativa del 50% degli aventi diritto al voto

Tutte le previsioni danno un tonfo dell’affluenza alle elezioni. Si andrà sotto la soglia significativa del 50% degli aventi diritto al voto. E se l’altra volta si è superata la soglia del 50 è solo perché nelle circoscrizioni del nord si è andati al 60% ed oltre. È probabile che al Sud si scivoli sotto il 40%, soprattutto nella circoscrizione Isole. Perché al Sud l’Europa non viene percepita? Viene considerata una matrigna distante e lontana, che non si cura dei propri figli.

Eppure le Regioni meridionali sono quelle ad obiettivo 1, destinatarie delle risorse europee, anche se questo deresponsabilizza gli investimenti statali. Spesso gli investimenti pubblici di stato hanno risparmiato risorse proprie per il Sud, e consentendo al Tesoro di staccare dividendi per i governi di turno. Soltanto che i soldi spesi sul territorio sono stati venduti dalla politica locale e nazionale come proprie elargizioni, favori fatti più ad una ristretta platea di persone, e non hanno inciso sulla vita ed i redditi della maggioranza della popolazione. In Sicilia questo è particolarmente percepito, abbiamo viabilità migliore? Abbiamo aeroporti migliori, il flusso turistico è stato ingenerato da alcuni investimenti o arriva a prescindere dalla loro assenza?

Inoltre gli assi di investimento dell’Europa sono distanti dalla messa a terra di contesti ancora arretrati, che fanno cemento quando l’Europa gli dice green, che stampano fogli inutili di carta nelle pubbliche amministrazioni, quando a Bruxelles si investe sul digitale, quando la condizione dell’occupazione giovanile e delle donne è resa impossibile culturalmente e organizzativamente, senza adeguata formazione e senza asilo nido. Si può parlare di occupazione digitale con la dispersione scolastica al 21% e con il numero di Neet più alto d’Europa. La Sicilia affronta le europee con profondo scetticismo se non con rifiuto. In particolare dal settore primario agroalimentare, che teme le regole, lobbistiche, europee più dei cambiamenti climatici.

Per molti cittadini, l’Europa non è la figlia di Agenore che ha dato alla mitologia greca l’idea del Continente, ma è Medea che uccide i suoi figli. Tutto succede perché le classi dirigenti, inette ed incapaci, non hanno saputo spiegare, amministrare i fondi, in senso utile per i cittadini. Non è successo ovunque così al Sud, la Puglia è un esempio virtuoso di qualità della spesa dei fondi europei, toccati con mano dai residenti e dai turisti. In Sicilia campiamo un poco di turismo perché i greci hanno costruito di tutto e di più migliaia di anni fa, non certo per la qualità della spesa europea.

Se l’astensione sarà forte nelle isole è perché i cittadini si sentono isolati, e questo sentimento ha dei colpevoli.

Cosi è se vi pare.

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