Predisposizione di progetti in cui impiegare chi riceve l’Rdc con lavori di pubblica utilità. Questo l’obiettivo del Fondo povertà analizzato dal Distretto socio-sanitario numero 8
CALTANISSETTA – Potenziare i servizi del Distretto e dei Comuni che ne fanno parte per attuare il Piano per l’inclusione sociale per i beneficiari del Reddito di cittadinanza. Questo l’obiettivo del Fondo povertà, al centro della conferenza di servizi del Distretto socio-sanitario D8 comprende Caltanissetta (comune capofila), Sommatino, Santa Caterina Villarmosa, Delia, Riesi e Resuttano.
Un incontro che ha chiamato a raccolta associazioni di volontariato e di promozione sociale, cooperative sociali, comitati di cittadini, organizzazioni sindacali, Enti pubblici e istituzioni scolastiche, ordini e associazioni professionali, in particolare quelle del settore socio-sanitario, privati cittadini.
“È stato presentato – ha detto Giuseppe Intilla, dirigente dei Servizi sociali del capoluogo – l’iter per l’approvazione del Piano di azione locale del Fondo povertà relativo all’annualità 2018. Le risorse del fondo servono prioritariamente a rafforzare i servizi sociali dei Comuni del Distretto attraverso una dotazione di assistenti sociali e alla creazione di equipe multidisciplinari, che già esistono e dovranno prendere in carico i destinatari del Reddito di cittadinanza inviati ai servizi sociali per avviare il patto per l’inclusione. Un’attività che dovremmo programmare attraverso un percorso di concertazione che prevede il coinvolgimento del gruppo di piano e del tavolo tematico che si occupa dell’inclusione sociale con le organizzazioni del terzo settore”.
Le azioni stabilite dalle linee guida nazionali, che dovranno essere tenute in conto dal Distretto socio-sanitario, prevedono il rafforzamento del servizio sociale professionale con la presenza di almeno un assistente sociale ogni 5 mila abitanti, il potenziamento degli interventi in favore dei nuclei beneficiari del Reddito di cittadinanza con la definizione di un quadro d’analisi approfondito, l’attivazione di un percorso di sostegno alla genitorialità, il rafforzamento dei servizi di segretariato sociale per garantire informazione e orientamento alle misure d’inclusione con un punto di accesso ogni 40 mila abitanti.
“Attuare le misure previste dal Reddito di Cittadinanza – ha evidenziato il sindaco Roberto Gambino – significa garantire il rispetto della dignità di chi lo percepisce, attraverso provvedimenti a sostegno dell’inclusione sociale. Tra questi la predisposizione di progetti in cui impiegare chi riceve l’Rdc con lavori di pubblica utilità. Non lasciare indietro nessuno è ciò che cercheremo di fare”.
Tra le priorità previste, infatti, i comuni dovranno organizzare lavori di pubblica utilità con la predisposizione degli atti amministrativi relativi ai progetti in cui saranno impiegati i percettori del sussidio.