Augusta, per acqua e rifiuti i cittadini spenderanno di più - QdS

Augusta, per acqua e rifiuti i cittadini spenderanno di più

Luigi Solarino

Augusta, per acqua e rifiuti i cittadini spenderanno di più

mercoledì 08 Giugno 2022

Aumentano le bollette di spazzatura e servizio idrico: lo ha deciso la maggioranza del Consiglio comunale durante l’ultima seduta dopo l’approvazione del Piano economico finanziario valido per il 2022

AUGUSTA – Aumentano le bollette di acqua e spazzatura per gli utenti augustani. Lo ha deciso la sola maggioranza nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale. Difatti è stato approvato il Pef (Piano economico finanziario) per il 2022 che contempla un aumento della tassa sui rifiuti (Tari) dello 0,005% per le civili abitazioni mentre le utenze non domestiche, tra cui gli esercizi commerciali, potranno fare affidamento sulle agevolazioni grazie al fondo perequativo degli Enti locali.

La Tari in rialzo a causa della discarica di Lentini

Il primo cittadino, Giuseppe Di Mare, ha dichiarato che “L’aumento della Tari, peraltro lieve, è stato dovuto all’emergenza discariche dato che la discarica Sicula Trasporti (dove conferisce anche il comune megarese) ha ridotto di un terzo la capacita di ricevere i rifiuti. Il costo di ogni singola tonnellata di rifiuti conferiti è passato da quasi 100 euro ad oltre 300 euro”.

Aumento anche dell’acqua

Il Civico consesso, sempre con i voti della sola maggioranza, ha anche approvato l’aumento del 3% delle tariffe del servizio idrico integrato. Per determinare le nuove tariffe il Comune si è attenuto alle direttiva dell’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) a cui il Comune di Augusta ha aderito. Anche nel 2021 vi era stato un aumento, sempre del 3%, delle tariffe dell’acqua. Il responsabile del terzo settore economico finanziario, Francesco Siena, ha spiegato che l’ulteriore aumento del costo dell’acqua è dovuto all’aumento del costo dell’energia elettrica e ad alcuni interventi apportati negli ultimi mesi.

Fortemente critici nei confronti dell’Amministrazione comunale per gli aumenti di Tari e servizio idrico i consiglieri comunali del “Nuovo Patto per Augusta” costituito da Giuseppe Gulino, Milena Contento e Giancarlo Triberio.

“Dopo i festeggiamenti di San Domenico – affermano i tre consiglieri – arriva la stangata. Aumento del costo della Tari e dell’idrico. Il 31 maggio la maggioranza che sostiene il sindaco Di Mare vota l’aumento del costo del servizio della raccolta dei rifiuti arrivato a quasi 10 milioni di euro per il 2022 e l’ennesimo aumento del 3% delle tariffe del servizio idrico, ossia del massimo consentito”. “Finiti i festeggiamenti della festa padronale – proseguono – la maggioranza vota in consiglio comunale la batosta per i cittadini con l’aumento di Tari e idrico nel silenzio dei loro annunci stratosferici per qualunque cosa. Dopo aver usufruito lo scorso anno dei contributi nazionali e regionali causa Covid-19, come già prevedibile, arrivano gli aumenti sul costo della raccolta della spazzatura e dell’acqua”.

“Riteniamo inaccettabile che con gli aumenti che già i cittadini sono costretti a subire negli ultimi mesi e ancora non usciti dalle difficoltà causa Covid-19 devono adesso subire ulteriori aumenti di servizi essenziali da parte del Comune – aggiungono Gulino, Contento e Triberio – . Dopo due anni di questa amministrazione, ci ritroviamo con una percentuale di differenziata ferma al palo sotto il 40%.”.

“Così come per i costi della gestione idrica – concludono i tre consiglieri di Nuovo Patto per Augusta – che per il secondo anno vede l’aumento del 3% delle tariffe, che è il massimo consentito dall’Arera nonostante dopo l’avvio del nuovo pozzo si continui a prelevare e pagare l’acqua dal pozzo privato e si continua a soffrire di interruzioni e carenze. Pertanto non solo le nostre proposte per ovviare a queste problematiche esposte negli scorsi mesi non hanno trovato accoglimento da parte dell’amministrazione ma non possiamo accettare che per sordità o interessi di accordi ed equilibri politici i costi ricadono sulle tasche dei cittadini”.

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