Augusta, impianti sportivi all’anno zero - QdS

Augusta, impianti sportivi all’anno zero

Luigi Solarino

Augusta, impianti sportivi all’anno zero

venerdì 28 Febbraio 2020

In condizioni analoghe anche il campo da calcio “Fontana” e la piscina comunale “Turchio”. Nell’attesa delle ristrutturazioni, cittadini e associazioni costretti a spostarsi nelle città vicine

AUGUSTA (SR) – Impianti sportivi all’anno zero. È la situazione che, di fatto, si è verificata nel periodo intercorso tra lo scorso 22 dicembre ed il 18 febbraio allorché il tensostatico Palajonio, l’unico impianto sportivo pubblico fruibile in città, è rimasto chiuso per l’ampio squarcio alla copertura causato dal forte vento di due mesi addietro.

Il 18 febbraio sono stati effettuati i lavori di riparazione e l’impianto è stato assegnato ad alcune associazioni sportive consorziate in un Ati (Associazione temporanea di imprese), che già utilizzavano la struttura, rendendone possibile la riapertura. Detta gestione durerà per i prossimi quattro mesi fino alla conclusione dei campionati. L’assessore allo Sport, Giusy Sirena, ha dichiarato che: “La gara per l’affidamento dei lavori di ristrutturazione del Palajonio, per i quali sono stati finanziati circa 1.5 milioni di euro, è attualmente in corso di svolgimento come previsto dal Piano triennale delle opere pubbliche”.

Questo episodio ripropone il problema della carenza di impianti sportivi che affligge, fin da troppo tempo, il Comune megarese e che crea non pochi disagi alle associazioni sportive e a tutti quei cittadini che vogliono intraprendere delle attività agonistiche. Infatti, chi vuole praticare uno sport è costretto a rivolgersi a delle strutture private o a recarsi negli impianti sportivi delle città vicine con una conseguente spesa economica. Sono infatti chiusi sia il campo di calcio “Fontana” sia la piscina comunale “Gigi Turchio”. Il campo “Fontana”, ubicato nel quartiere Borgata, all’ingresso della città, è stato chiuso nel 2006 dopo che era stata riscontrata, nel suo sottosuolo, la presenza di cenere di pirite, residuo di lavorazione nella produzione di zolfo ed acido solforico, contenente sostante tossiche, specialmente arsenico, proveniente dalla zona industriale siracusana. Detta cenere, tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio degli anni ‘70, fu utilizzata per il riempimento di parte delle saline e per la realizzazione del campo sportivo.

La piscina comunale “Gigi Turchio” è chiusa al pubblico da diversi anni. In questo lasso di tempo detto impianto è stato preda di vandali e, attualmente, versa in stato di assoluto degrado. Inizialmente si era pensato di ristrutturarla ma, poi, il Commissario straordinario nel 2012 decise di demolirla e di realizzare al suo posto un piazzale ed allargare la vicina strada di accesso al viadotto Federico II. Nel giugno 2019 il Consiglio comunale ha approvato (con i soli voti della maggioranza pentastellata) il Piano triennale delle opere pubbliche 2018-2020 nel quale sono previsti interventi per gli impianti sportivi. Si tratta dei lavori per la ristrutturazione del Palajonio (un milione e 479mila euro) e per l’ampliamento dell’accesso al viadotto Federico II con la demolizione della piscina comunale (800mila euro), la realizzazione di un campo polivalente presso la contrada ex Salina Regina (509mila euro), la riqualificazione dell’ex campo sportivo Fontana con la costruzione di tribune e spogliatoi (un milione e 100mila euro). Per quest’ultimo impianto non si vuole più rimuovere la cenere di pirite sottostante ma fare un capping che la impermeabilizzerà e, di conseguenza, ricostruire il campo sportivo.

Nell’attesa che tutti questi interventi vengano effettuati e auspicando che il Piano delle opere pubbliche, come detto dall’assessore ai lavori pubblici, Roberta Suppo, non sia un “libro dei sogni”, gli augustani e le squadre sportive megaresi continuano a spostarsi altrove per svolgere le attività sportive.

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