Augusta, spiaggia delle Grazie: resta il divieto di balneazione - QdS

Augusta, spiaggia delle Grazie: resta il divieto di balneazione

Luigi Solarino

Augusta, spiaggia delle Grazie: resta il divieto di balneazione

martedì 27 Luglio 2021

Goletta Verde, la campagna di Legambiente, ha analizzato le acque dell’area e, nonostante il campione esaminato rientri nella norma, il tratto di mare rimane non idoneo per l’assenza di depuratori

AUGUSTA (SR) – L’emergenza pandemica in corso non ha fermato Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane. Nel corso della tappa siciliana, Goletta Verde ha analizzato, tra i vari tratti di coste, anche quelle di Augusta.

Quest’anno è stato deciso di esaminare le acque della spiaggetta delle Grazie, in pieno centro urbano, luogo molto apprezzato e frequentato da numerosi augustani nonostante sia in vigore il divieto di balneazione. I parametri presi in esame sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli). Le analisi effettuate hanno riscontrato che il campione rientra entro i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010).

Nonostante ciò quel tratto di mare rimane ancora non idoneo a causa del generale divieto di balneazione esistente nel golfo Xifonio e principalmente dovuto alla mancanza di sistemi di depurazione. “Non è superfluo ricordare – dichiara Enzo Parisi, di Legambiente Augusta – che sono trascorsi oltre 6 anni dalla nomina del primo commissario di governo (siamo adesso al terzo commissario) senza che finora sia stato pubblicato e reso noto il progetto esecutivo degli interventi né, tantomeno, sia iniziata alcuna opera di collettamento e di depurazione dei reflui urbani”.

“Abbiamo quindi tutte le ragioni – continua – per essere molto delusi e costretti a lamentare di essere ancora privi della risorsa mare. Oltre al danno la beffa: mentre perdura il guasto ambientale continuiamo a pagare una ingente sanzione economica per la violazione delle norme comunitarie”. “A questa situazione incresciosa di cui nessuno ammette mai le proprie responsabilità – prosegue Parisi – , si somma anche lo scandalo della progressiva privatizzazione di ampi tratti della costa balneabile, con concessioni rilasciate fuori da un quadro certo di programmazione a causa dell’assenza del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo, con recinzioni e divieti illegittimamente frapposti dai privati, con la carenza del trasporto pubblico e di idonee aree di parcheggio”.

“Tutti elementi – sottolinea Parisi – che, unitamente ai vincoli militari e industriali e ai fenomeni di erosione costiera in atto, impediscono il pieno riconoscimento del diritto di accesso e di fruizione della risorsa mare. Paradossalmente, allorquando sarà realizzato il depuratore ed il golfo Xifonio sarà tornato balneabile, correremo il concreto rischio di non potervi accedere liberamente e gratuitamente perché gran parte del litorale risulterà privatizzato o interdetto all’uso pubblico”.

Noi rifiutiamo e contrastiamo questa prospettiva, non vogliamo rimanere un’isola senza mare! Alla struttura commissariale a cui 6 anni fa sono stati affidati compiti e relativi fondi per provvedere alla progettazione e alla realizzazione di tutte le opere di collettamento e di depurazione dei reflui di Augusta, chiediamo conto degli insopportabili ritardi, di rendere noto ciò che ha fatto e che sta facendo, di non prospettare improbabili date di inizio e di completamento ma di farci vedere nei fatti il rapido avvio dei lavori – aggiunge il rappresentante di Legambiente Augusta..

“Al Sindaco e all’amministrazione locale – conclude – chiediamo di spingere per far valere i diritti e le ragioni di Augusta, di pianificare l’uso del demanio marittimo impedendo la privatizzazione selvaggia e, non ultimo, di vigilare e operare perché sia da subito garantito il dritto di accesso al mare a tutti i cittadini”.

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