Ordini professionali, privilegio italiano
Lavoro. In tre anni una mancata crescita del Pil del 5%.
Cosa ci chiede l’Europa. L’Ue è stata chiara: “L’Italia deve introdurre misure per aprire il settore dei servizi ad un’ulteriore concorrenza, in particolare nell’ambito dei servizi professionali”.
L’intervento. Il ministro allo Sviluppo Economico, Paolo Romani, ha detto: “L’Italia è il Paese delle corporazioni e le liberalizzazioni contrastano con i privilegi”.
26 SU 27 gli ordini professionali d’Italia non riconosciuti dall’Ue.